Qualcosa di più, qualcosa di meno

Qualcosa di più, qualcosa di meno: ogni anno, ogni mese, di fatto ogni giorno, questo regala la vita. Non è mai soltanto un processo di addizione, di aggiunta costante. È al contempo il venir meno di qualcosa e, quanto di più doloroso, periodicamente anche qualcuno.

Una progressiva sottrazione, dunque, di cui possiamo rammaricarci, ma che nel quadro d’insieme dell’esistenza ha una sua logica e un suo perché. Va perciò accettata per quello che è: una componente ineludibile del processo di continua trasformazione ed evoluzione che è, al fondo, la vita – inclusa quella cosa così incorporea che è la vita in rete.

Sotto tale ottica esordisce allora ufficialmente questo nuovo blog.

Nelle intenzioni non vuole essere un prolungamento del vecchio e storico fogliedivite (con e senza suffissi), ma il deciso tentativo di andare oltre lo schema piuttosto scombinato della frenetica e bizzosa vita online degli anni zero, provando a dire e scrivere allo stesso tempo qualcosa di più e qualcosa di meno, in ogni caso meglio, con più riflessività e meno impulsività. Non ultimo, senza troppe citazioni, immagini e note musicali.

Maculae vitae tra la terra e la rete, allora, tra il mondo di ieri e il mondo di oggi, tra ordine e disordine, tra continua insoddisfazione e parziale autocompiacimento, traducendo e leggendo, faticando e oziando, in inesausto cammino verso una migliore definizione del sé.

Solo il tempo dirà se sarà stato così o se si sarà trattato di altro, compreso un pessimo déjà vu.

Per ora, è sufficiente che ci sia, che sia pronto ad accogliere quelle parole e quei pensieri che nei prossimi giorni, mesi e magari anni non vorranno saperne di restare confinati nell’oscurità della mente né nelle griglie di un quaderno di appunti su Tumblr oppure degli aggiornamenti di stato su Facebook o, scongiurando una nuova recidiva, su Twitter.