Giro di danza

È sempre cercare un po’ il la,
la mattina trallallerollallà.
Eterno richiamo l’attualità,
sapere se il mondo ci è o ci fa.

Non è, come sembra, far niente.
È mettere a fuoco cosa pensa la mente,
se è messa bene in giro la gente
o se ha bisogno di un ricostituente.

Solo a dire e fotografare e posare,
è finito da un dì il ben ragionare.
Comodo coglionare e insultare,
non con impegno lavorare e studiare.

La colpa è sempre degli altri,
noi siamo i più bravi, i più scaltri.
Sulla carta tutti grandi maestri,
in verità più che maldestri.

E se al mattino uno si alza
che si è risvegliato il mal di panza,
cosa può fare se non un giro di danza
e alleggerirsi in una piccola stanza?