Piccole salutari follie

Torno, anche quasi fuori tempo massimo, a fare cose un po’ folli, o comunque fuori dall’ordinario. E tutto sommato è proprio ciò che mi piace di più, a dispetto dell’aria per il resto piuttosto tranquilla. Avreste mai pensato, alla bellezza di 56 anni, di voler assistere per la prima volta di persona all’arrivo di una tappa di montagna del Giro d’Italia, partendo il giorno prima senza avere prenotato nulla e mettendo dunque in conto anche di dormire in tenda, all’occorrenza persino in macchina, e di andare in ogni caso incontro a ogni sorta di incognita, dal meteo a dove sostare? […]

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Trasferte romane, oggi e ieri

Una visita lampo a Roma, due giorni fa, nelle vesti di accompagnatore. Nell’occasione, provando anche l’esperienza di andarci in treno, da Pescara. Tempi più lunghi che in auto o pullman (sulle tre ore e mezza, anziché due e mezza o tre), ma almeno leggi o lavori senza problemi, ti puoi alzare, andare in bagno e, se ci tieni, scattare foto (in bianco e nero, magari, più in linea con una certa atmosfera d’antan) lungo un contorto ma affascinante percorso tra le montagne, gli altipiani, le colline e le vallate di Abruzzo e Lazio che ricalca grosso modo quello dell’antica via […]

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Così non va

[Mettendo assieme un po’ di cose delle ultime settimane, in ordine sparso, via Twitter e/o via Telegram. Cosa viene fuori?] La percezione che gli ultimi dieci anni avessero visto un degrado impressionante della vita sociale, e questo a causa soprattutto dei social, c’era già. Che a questa conclusione ora giunga uno psicologo sociale come Jonathan Haidt chiude il discorso: i social ci hanno fatto male. Provando viceversa a immaginare una storia alternativa per gli ultimi dieci anni (compreso un ruolo dei social non disgregativo, ma più sulla falsariga degli inizi, ancora senza algoritmi, like, sharing e retweet, senza manipolazioni) oggi […]

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Riprendendo il cammino

Vorrei e dovrei far ripartire questo sito, dopo tre anni abbondanti che non vi metto mano, nemmeno per aggiornare la pagina delle nuove traduzioni di libri nel frattempo uscite. Ma faccio seriamente fatica a trovare un la, uno spunto a cui aggrapparmi. Le “trasmissioni” si sono interrotte a fine dicembre 2018 con un post in cui dicevo che, secondo me, stavamo con ogni probabilità entrando in «una nuova età […]. Se non ci s’inganna, non sarà chissà quanto migliore o peggiore di quella ormai alle spalle; semplicemente, vivremo un’altra età». A tre anni abbondanti di distanza mi sembra che i […]

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Caro papà

Caro papà, se partiamo dalla fine, se cioè ci basiamo soltanto sui tuoi ultimi giorni, mesi e in pratica anni, la tua vita appare all’insegna quasi soltanto di grandi sofferenze, per i tanti malanni che si sono abbattuti su di te, in un crescendo, e che però hai saputo sopportare sempre con grande dignità, mai lamentandoti veramente. Se però cambiamo prospettiva e partiamo dall’inizio, dalla nascita nei primissimi anni Trenta ad Astorara, anzi La Cona, una delle tante piccole frazioni all’epoca ancora popolatissime di quel paese di montagna ai piedi del Vettore che sempre porterai nel cuore, ovvero Montegallo; se […]

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