Quella vacanza estiva

Il primo luglio, che arrivava sempre incredibilmente troppo presto, cominciava la stagione del fieno, la quale assicurava la sopravvivenza degli animali durante l’inverno. Nei mesi estivi, mentre gli animali si facevano floridi, grassi e boriosi, noi, i loro padroni, diventavamo sempre più magri, irritabili e rossi come gamberi; spesso ci alzavamo prima dell’alba e certe volte lavoravamo fin dopo il calare delle tenebre. Solo i cavalli parevano condividere il nostro ingrato lavoro e la nostra perdita di peso; le escoriazioni causate dai collari e le irritazioni provocate dalle cinghie dei finimenti ci lasciavano sulle mani calli e vesciche. Talvolta la […]

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Questi vent’anni

Questi vent’anni di sabati e domeniche e giorni di festa passati in gran parte al computer, a tradurre pezzi per il lunedì o a cercare di recuperare il tempo perso durante la settimana per ottemperare ad altri impegni: non saranno stati vent’anni sciupati, ma probabilmente neanche vent’anni guadagnati, vent’anni vissuti appieno, vent’anni di vibrazioni intense e ricordi emozionanti. Vent’anni, invece, solo molto sfiancanti intellettualmente ed emotivamente, nell’annullamento della parte di sé più fisica, dinamica, scalpitante, improvvisatrice, creatrice. Vent’anni, insomma, non molto ben spesi.

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Venticinque anni fa

Venticinque anni fa, la strage di Capaci: il ricordo c’è, ma è molto sfocato. C’è cioè ricordo della notizia con l’edizione straordinaria dei vari telegiornali e notiziari radio, ma – e qui forse ricordo male – non con il risalto estremo di oggi quando succede qualcosa di grave. Non mi pare invece che di colpo si paralizzasse tutto quanto e non si discutesse di altro: per com’erano quegli anni, fu un avvenimento che in qualche modo era stato messo in conto, dunque colpì ma – ho questa vaga impressione – non come colpirebbe se qualcosa di simile avvenisse oggi o […]

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In Ascoli

Quando c’è il mercatino dell’antiquariato – III sabato e domenica di (quasi) ogni mese – anche il centro storico si rianima un po’ (e non soltanto il centro commerciale Al Battente, il vero fulcro dell’odierna vita cittadina, sempre pieno). Se no, una città tanto bella e tranquilla, oggi anche più che in passato, quanto poco viva e vissuta.

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I semi-badanti

Poi viene il giorno – lungamente temuto ed esorcizzato – in cui un tuo genitore in là con gli anni si rompe un femore o ha un qualche altro serio ricovero ospedaliero. Dopodiché seguono settimane e spesso mesi, quando non anni, in cui fare da semi-badante non si limita più alle mezze giornate in precedenza perse dietro una visita e l’altra, questa e quella pratica o incombenza, ma diventa un’occupazione quasi a tempo pieno, che risucchia gran parte delle tue energie fisiche, psichiche, organizzative, motivazionali. E se lavori a casa o da casa è peggio che mai; perché a quel […]

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