Scampoli di un anno dimesso

Era stato un anno dimesso, il 2014: non ci pioveva. Cioè, piovere aveva piovuto, altroché. Ma non era stata solo la pioggia – o, se per questo, non erano state solo le tante giornate umide e grigie, e le temperature a lungo autunnali anche in primavera ed estate – a determinare quel clima moscio, mogio, tutto fuorché allegro, spensierato, frizzante, solare. Erano tanti i fattori, tante le concause. E non si poteva certo parlare di una situazione di crisi conclamata e generalizzata venuta alla luce solo di recente. Ci si poteva semmai stupire di come finora si fosse perlopiù continuato […]

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Voi ultimi figli degli ultimi contadini

Ti accanisci oggi contro i tuoi diciott’anni, demolisci trent’anni dopo gabbie di conigli, solo materiali di risulta, non una tavola sana, chiodi su chiodi, ingegno e pochissima spesa. Vaglielo a dire ai ragazzi di oggi, figli o nipoti, come passavate allora i pomeriggi e le estati, voi ultimi figli degli ultimi contadini. Vaglielo a dire le sudate pazzesche dietro al fieno o a mietere il grano, imballando e riportando la paglia, le mangiate di polvere su trattori spogli e assordanti, il letame caricato ancora a mano sui carri, e le estenuanti botti d’acqua per innaffiare i cavoli, pianta per pianta, […]

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Tutto lì

Ancora una volta, ancora un addio. Cominciava a essere stancante, ne aveva piena coscienza. Ma così era: qualunque fosse il contesto in cui si trovava a operare, e qualunque fosse il grado di coinvolgimento emotivo o professionale, a un certo punto se ne doveva venir via. Sentiva il richiamo imperioso di riprendere con più intensità e profondità una ricerca più strettamente personale. Cosa che non ammetteva di proseguire con il già fatto e il già visto e sentito. Non ammetteva banali distrazioni. Soprattutto, non ammetteva un interesse solo così così per quanto succedeva intorno. Così, ogni volta, non senza prima […]

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E di bello in questi giorni?

Di bello, in questi giorni settembrini di cielo molto spesso coperto e di pioggia frequente, leggo. Leggo libri, in massima parte. Libri in inglese, perlopiù. Libri a tutto campo. Saggistica, in prevalenza, ma anche buona narrativa. Su carta e anche su Kindle. Libri appena usciti e anche libri usati o presi in biblioteca. Leggo, in ogni caso, più che posso, visto pure che di lavoro in questo momento ce n’è poco o niente, e anche cercarne di nuovo non dà grossi frutti. Leggo allora per ricaricare le batterie mentali, intellettuali, conoscitive, linguistiche, empatiche, di senso, per essere così pronto a […]

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