Antichi e moderni oppure ruderi?

Demolire, recuperare il recuperabile e poi ricostruire, unendo antico e moderno, oppure lasciare stare? Tornare cioè a rendersi utili a qualcosa dopo lungo inutilizzo e abbandono, oppure rimanere pura testimonianza di un tempo che fu? Sforzarsi insomma di essere antichi e moderni allo stesso tempo, oppure rassegnarsi a essere ruderi? (NB Essere totalmente, integralmente moderni è escluso a priori.)

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Lu mastreia’

Ce sta puoche da fa’: a nu che seme nate o che steme ’n campagna ce piace probbia tante de mastreia’. Che li ma’ ferme nen sapeme sta’. È nu mode de vive, è nu mode de fa’! E per festeggiare non si sa che, accanto a due piante (un maschio e una femmina) di kiwi (messe a dimora – con buca larga e profonda, sassi di drenaggio, sabbia, compost, terra mossa e fine, sostegno e tutto quello che ci voleva – vicino all’altra femmina da tempo sola soletta e infruttifera, senza compagno), armeggiando armeggiando fino alle due e mezza […]

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La temperatura giusta

A pensarci bene, quanto è importante trovare e mantenere la “temperatura” giusta in tutto quel che si fa. In particolare, quanto è importante la “temperatura” giusta nei rapporti che si intrattengono, nei lavori e negli studi che si fanno come negli interessi che si perseguono: se la “temperatura” è troppo bassa, i “fermenti”, i “lieviti” faticano ad attivarsi; se è troppo alta, o lo è troppo a lungo, presto è la loro morte.

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Dieci anni prima

Dieci anni prima, quello stesso giorno, poco passato mezzogiorno, faceva esordire con una citazione di Annie Dillard il suo primo e più longevo blog. Con la sua tipica avversione nei confronti di ricorrenze e anniversari, però, i dieci anni non glieli aveva fatti compiere ancora in attività, fermo com’era ufficialmente da fine dicembre 2012. Rimpianto, rammarico? Per il momento no. Finché era durato e aveva avuto senso, era stato un bel viaggio, con soste, pause di riflessione, ripartenze, incongruenze, diramazioni, confluenze, incontri e anche amori. Ma era finito, inequivocabilmente. Erano finiti gli anni zero, gli anni prima dell’uno e poi […]

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Accontentarsi?

Accontentarsi, per esempio, di esperimenti di pani e dolci con il lievito naturale fatto in casa, per distrarsi da situazioni personali e generali non esaltanti, non luminosissime, mettendo alla prova e affinando le proprie capacità manuali per cercare di ricavarne una simbiosi migliore con quelle intellettuali? Qualcosa di buono cominciava a venirne fuori, ed era gratificante notare i progressi che, procedendo con accortezza e perseveranza, si riuscivano a ottenere. Ma accontentarsi solo di quello, di un tozzo di pane o un dolce realizzati in tutto e per tutto con le proprie mani, era decisamente troppo poco. Accontentarsi, in generale, era […]

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