Contro il presente. Contro l’eterno presente

1. Contro un presente putrido facevamo ogni giorno di più a cazzotti, cercando, per poco che fosse, di rinascere a una vaga idea di poesia. Facevamo all’impronta, a tentoni, a pezzi e bocconi, senza sapere dove fosse il bene e dove il male. Facevamo, spesso per noia, non per autentica gioia, non perché davvero credessimo. Facevamo, così, per dirci che potevamo ancora contare su una nostra luminosa pazzia, unico vero antidoto alla fiacca apatia e la fessa nostalgia. 2. Abbiamo sviluppato l’idea di un presente eterno. Nulla di più sbagliato, nulla di più nefasto (quasi alla pari con la presunzione […]

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Per noia o per sfizio o per sfida

Si parte suppergiù scherzando, per noia o per sfizio o per sfida, tra lo scetticismo e lo sguardo perplesso della mamma, un po’ stanca di tanto spignattare e un po’ avvezza a pratiche e tecniche ormai più celeri e sbrigative, abbastanza dimentica invece di quelle più antiche e laboriose, e che però strada facendo si riesce a conquistare e pian piano infervorare alla riscoperta e al progressivo rilancio di vecchie tradizioni ora rimesse a nuovo con l’apporto di internet e trasmissioni tv. C’è una traccia già scritta delle cose da fare, ma di rado la si segue pedissequamente. Dove si […]

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Chi vivrà, ascolterà e vedrà e canterà e ballerà

2013: forse anche l’anno in cui, come mai in passato, declinò la passione per la musica (non meno che quella per il cinema o quella per i festival e gli eventi letterari e, per tanti aspetti, pure l’editoria e la traduzione). Bilancio infatti magrissimo: vinili comprati = 0 cd comprati = 0 cd regalati = 2 (Raphael Gualazzi, Happy Mistake; Duft Punk, Random Access Memories) album scaricati = 1 (Baustelle, Fantasma) singoli scaricati = 0 concerti = 2 (David Sylvian, Christian Fennesz e Stephan Mathieu, The Kilowatt Hour; Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli e Angela Baraldi, Ciò […]

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-azione

Per la serie “chi ben finisce” (nell’occasione, senza troppi rincitrullimenti festivalieri?) “forse ricomincia anche meglio”, portarsi avanti in tutto, in questa fine d’anno. Anche nell’individuazione delle potenziali parole d’ordine dell’anno che da qui a poco sarà. A un rapido esame viene fuori che, dopo un 2013 all’insegna delle rime in -MENTO (risenti-mento, esauri-mento, sgo-mento, tor-mento ecc.), nel 2014 si auspica un trionfo di vocaboli che finiscano in -AZIONE. Non c’è da perdere tempo, allora: occorre lavorare di immagin-azione e, con viva determin-azione, farsi soggetti di stupef-azione. Purché il tutto non si riduca a una continua e snervante fibrill-azione.

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Fuggendo l’Italia

Libri dell’anno: è tempo di classifiche, così faccio anche la mia. Annotando da qualche tempo tutto su Goodreads.com, è facile: basta selezionare i titoli che hanno preso cinque stelle. Quindi, in ordine temporale: David Albahari, L’esca, Zandonai Editore; AA.VV., New York Stories: Landmark Writing from Four Decades of New York Magazine, Random House Trade Paperbacks; Juan José Saer, Cicatrici, La Nuova Frontiera; Andre Agassi, Open. La mia storia, Einaudi Stile Libero; H.G. Bissinger, Friday Night Lights: A Town, a Team, And a Dream, Perseus Books Group; Marc Weingarten, Who’s Afraid of Tom Wolfe?: How New Journalism Rewrote the World, Aurum […]

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