Cronache mantovane. Una sorta di prequel

[Viene oggi pubblicato sulla pagina Facebook di «PULP Libri» un resoconto (ho timore a chiamarlo “reportage”, come invece compariva nel lancio su FB; preferisco parlare di una “cronaca”, molto personale, e spero sufficientemente autoironica) della mia partecipazione all’ultima edizione di Festivaletteratura, a Mantova, nelle vesti di semplice visitatore, dal 6 all’8 settembre, ovvero i primi tre giorni del festival, proseguito fino al 10 settembre. Trattandosi della mia quinta presenza, faccio, lì, anche un passo indietro, per raccontare brevemente l’ultima volta che c’ero stato, nel 2007, cercando in qualche modo di motivare l’attesa di dieci anni prima di tornare a un […]

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Nazza is (coming) back

Molte mangiate, compresa una panarda a metà (in quel di Castelbasso, Teramo), in questo agosto super accaldato. Ma molte più bevute, in realtà, grandi sudate e soprattutto grandi fatiche fisiche. Tutto con spontaneità e gioia, però. E anche qualche breve giro lontano da casa. Con stragioia. E alla seconda uscita in bici, dopo un anno e più di sosta, che cosa vuoi di più di un Torricella Peligna-Palena Stazione e ritorno, in solitaria, di primissima mattina, partenza quasi ancora al buio, in sella a una vecchia ma super affidabile ibrida Bianchi Stone-Hill (insidiata la notte da ragazzini tiratardi in vacanza), […]

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Reset

Il caro computer fisso (che da anni continuo ostinatamente a utilizzare come strumento primario per lavoro e intrattenimento, pur disponendo di dispositivi portatili vari, molto meno ingombranti e senz’altro più cool e aggiornati) rifiuta di essere “clonato” e, così, ripartire semplicemente con un più potente hard disk (in realtà, due nuove unità di memorizzazione di massa: un più efficiente e silenzioso drive a stato solido per sistema operativo e programmi; un classico ma più capiente e prestante hard disk per i dati), dopo che quello vecchio cominciava a mostrare preoccupanti segni di cedimento. È perciò necessario formattare e reinstallare tutto in […]

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Questi vent’anni

Questi vent’anni di sabati e domeniche e giorni di festa passati in gran parte al computer, a tradurre pezzi per il lunedì o a cercare di recuperare il tempo perso durante la settimana per ottemperare ad altri impegni: non saranno stati vent’anni sciupati, ma probabilmente neanche vent’anni guadagnati, vent’anni vissuti appieno, vent’anni di vibrazioni intense e ricordi emozionanti. Vent’anni, invece, solo molto sfiancanti intellettualmente ed emotivamente, nell’annullamento della parte di sé più fisica, dinamica, scalpitante, improvvisatrice, creatrice. Vent’anni, insomma, non molto ben spesi.

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Venticinque anni fa

Venticinque anni fa, la strage di Capaci: il ricordo c’è, ma è molto sfocato. C’è cioè ricordo della notizia con l’edizione straordinaria dei vari telegiornali e notiziari radio, ma – e qui forse ricordo male – non con il risalto estremo di oggi quando succede qualcosa di grave. Non mi pare invece che di colpo si paralizzasse tutto quanto e non si discutesse di altro: per com’erano quegli anni, fu un avvenimento che in qualche modo era stato messo in conto, dunque colpì ma – ho questa vaga impressione – non come colpirebbe se qualcosa di simile avvenisse oggi o […]

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