Interludio #20
si spegne il blog / senza radioso fiore / senza parole
Continua a leggeretraduzioni editoriali // literary translations
si spegne il blog / senza radioso fiore / senza parole
Continua a leggereAncora una volta, ancora un addio. Cominciava a essere stancante, ne aveva piena coscienza. Ma così era: qualunque fosse il contesto in cui si trovava a operare, e qualunque fosse il grado di coinvolgimento emotivo o professionale, a un certo punto se ne doveva venir via. Sentiva il richiamo imperioso di riprendere con più intensità e profondità una ricerca più strettamente personale. Cosa che non ammetteva di proseguire con il già fatto e il già visto e sentito. Non ammetteva banali distrazioni. Soprattutto, non ammetteva un interesse solo così così per quanto succedeva intorno. Così, ogni volta, non senza prima […]
Continua a leggereProseguendo nel filone delle letture sul web 2.0 e i nuovi sviluppi nella società nel suo complesso, qualcosa di cui innamorarsi seduta stante se solo si hanno un po’ a cuore le cose fatte senza fretta, con le proprie mani e la propria creatività, con cura, con piena consapevolezza di sé e del mondo intorno a sé. Nel libro del 2008 Handmade Nation: The Rise of DIY, Art, Craft and Design […] uno degli autori, Faythe Levine, scrive con trasporto della sua eccitazione nell’allestire una bancarella alla Renegade Craft Fair a Chicago nel 2003: «Molti di noi non avevano idea […]
Continua a leggere[…] non penso che esista in Internet un mezzo di comunicazione o un ambiente che sia migliore in assoluto. Tutto può essere utile, anche i blog naturalmente, e la scelta di una soluzione o di un’altra dipende solo da che cosa si vuole fare e dalle proprie preferenze; sconsiglio comunque di innamorarsi e di fissarsi su un solo strumento perché ritengo che sia molto interessante provare in continuazione cose nuove e tenere sempre molte porte aperte. Fabio Metitieri, Il grande inganno del Web 2.0, Editori Laterza, Roma-Bari 2009, p. 122. A dispetto che sia stato pubblicato a inizio 2009 (quasi […]
Continua a leggereDi bello, in questi giorni settembrini di cielo molto spesso coperto e di pioggia frequente, leggo. Leggo libri, in massima parte. Libri in inglese, perlopiù. Libri a tutto campo. Saggistica, in prevalenza, ma anche buona narrativa. Su carta e anche su Kindle. Libri appena usciti e anche libri usati o presi in biblioteca. Leggo, in ogni caso, più che posso, visto pure che di lavoro in questo momento ce n’è poco o niente, e anche cercarne di nuovo non dà grossi frutti. Leggo allora per ricaricare le batterie mentali, intellettuali, conoscitive, linguistiche, empatiche, di senso, per essere così pronto a […]
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