Interludio #24

Quindici anni prima, alle prese con il primo libro da tradurre – una co-traduzione all’inizio, poi, a seguito di alcune vicissitudini, una traduzione totalmente in proprio e, in realtà, al momento della pubblicazione, non il primo libro tradotto ma il quarto – era ferragosto e – naturalmente? – era incollato al computer a tradurre e, essendo quella l’epoca d’oro della posta elettronica e delle mailing list, leggeva – e anche scriveva – raffiche di email. Anni dopo, ormai nell’epoca dei blog, sempre di ferragosto era di nuovo incollato al computer, ma impegnato, più che a tradurre o a leggere e […]

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Tutto lì

Ancora una volta, ancora un addio. Cominciava a essere stancante, ne aveva piena coscienza. Ma così era: qualunque fosse il contesto in cui si trovava a operare, e qualunque fosse il grado di coinvolgimento emotivo o professionale, a un certo punto se ne doveva venir via. Sentiva il richiamo imperioso di riprendere con più intensità e profondità una ricerca più strettamente personale. Cosa che non ammetteva di proseguire con il già fatto e il già visto e sentito. Non ammetteva banali distrazioni. Soprattutto, non ammetteva un interesse solo così così per quanto succedeva intorno. Così, ogni volta, non senza prima […]

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«Tenere sempre molte porte aperte»

[…] non penso che esista in Internet un mezzo di comunicazione o un ambiente che sia migliore in assoluto. Tutto può essere utile, anche i blog naturalmente, e la scelta di una soluzione o di un’altra dipende solo da che cosa si vuole fare e dalle proprie preferenze; sconsiglio comunque di innamorarsi e di fissarsi su un solo strumento perché ritengo che sia molto interessante provare in continuazione cose nuove e tenere sempre molte porte aperte. Fabio Metitieri, Il grande inganno del Web 2.0, Editori Laterza, Roma-Bari 2009, p. 122. A dispetto che sia stato pubblicato a inizio 2009 (quasi […]

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Con una misura di saggezza

Non volersi più fiondare a scribacchiare e condividere di questo e di quello, appena alzato o appena davanti a uno schermo. Non meno del non volere più leggiucchiare spasmodicamente a destra e a manca, per tutto il giorno, in realtà senza più riuscire a focalizzarsi per bene su alcunché. Non meno del non volere più essere succube di aggiornamenti e link e commenti e video e foto e tag e altre dispersive sollecitazioni. Non meno del non volere più consultare la casella di posta più di tre-quattro volte al giorno o rispondere all’istante e dettagliatamente a ogni messaggio. Non meno […]

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I mali della rete? Cause o piuttosto sintomi?

E poi, a più riprese, uno si chiede: ma perché, perché se pensiamo e diciamo tanto male – o poco bene – della vita in rete e, con essa, di quasi tutto l’universo digitale, accusandoli di questo e quel declino, di questa e quell’altra degenerazione e aberrazione, perché alla prova dei fatti ne siamo irrimediabilmente attratti e non sappiamo farne a meno che per intervalli sempre più ridotti? Forse perché, di nuovo alla prova dei fatti, la vita fuori dalla rete e la realtà analogica avviliscono ancora di più? Forse perché le comunità che costruiamo online, per quanto imperfette, per […]

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