Elevarsi
Quante cose hanno da dire gli anziani, se solo gli dai un po’ di spago. Se poi sono sempre stati degli artistoidi, quando iniziano a parlare sono un fiume in piena. Prendi Agata, la maestra-pittrice-locandiera che al momento di pagare ama trattenere i clienti. E a una coppia di loro, in un giorno di Pasquetta, confida:
«Tante volte avrei voglia di dire a questi giovani: “Ma elevatevi un po’! Tornate a studiare!” Invece no, non c’è sostanza, non c’è una base sulla quale interagire. Ma voi? Voi non siete sposati, no? E state bene così? Ah, allora non vi sposate, come ho già detto a quegli altri due, la biondina ammodo e il tipo divorziato. Io ho un figlio che a 46 anni si è già sposato e separato due volte, ha dei figli e ora sta di nuovo con un’altra. Datemi retta: non vi sposate! Finché state bene insieme e andate d’accordo, a posto così; poi, nel caso, ognuno per conto suo e finita lì. Oggi è meglio così, credetemi. E ve lo dico io che sono stata sposata per tanto tempo. Adesso sono vedova da dieci anni. E sono stata bene con mio marito, sapete. Era un medico, ma di quelli bravi. E c’aveva pure i soldi, per quei tempi. Certo, avrei preferito che fosse, come dire, un po’ più brillante per i miei gusti. Ma, sapete, io sono una mezza artista: i quadri, giù, li avete visti, no? Be’, li ho fatti tutti io. Ho fatto la maestra a Roma – maestra di ruolo – per trent’anni, ma non mi bastava. Così mi sono sempre data da fare con un mucchio di cose, non resistevo. E una volta in pensione sono voluta tornare qui dove sono nata e ho messo su questo che vedete. E malgrado l’età e gli acciacchi, mando ancora avanti tutto da sola. Che volete, i figli – ho due maschi – stanno a Roma, c’hanno la vita e i problemi loro e mica possono perdere il lavoro: vengono qui sì e no per le feste. È la vita, che ci volete fare. Mi piangerebbe il cuore, però, a veder morire questa attività. Sapete, c’ho messo tutta me stessa e mi piacerebbe darla almeno in gestione a qualcuno giovane e bravo di cui mi potessi fidare. Vedremo, sarà quello che Dio vorrà. Oh, scusatemi tanto se vi ho trattenuto, ma io sono fatta così, sono un po’ irruenta, non so stare ferma e senza parlare. Statemi bene, allora, e se vi è piaciuto tornate, ditelo pure agli amici, per i compleanni, a Capodanno, quando volete. Di sopra ho anche quattro camere. Basta che mi fate una telefonata – ecco qui il bigliettino – così mi organizzo. Di nuovo, tante belle cose. Ma, ripeto, non vi sposate, se state bene così.»