«C’è tutto un mondo intorno che gira ogni giorno e che fermare non potrai. E viva viva il mondo, tu non giragli intorno ma entra dentro al mondo»

Dopo i molteplici e vari terremoti del 2016, c’è tutto un mondo intorno a noi da ricostruire: non nel solo 2017, ma per anni e anni a venire. Partendo dalle scosse materiali dall’Appennino centrale per finire agli scossoni politici e sociali, demografici e finanziari, culturali e ambientali, in ogni dove, abbiamo ricognizioni da fare, ipotesi e visioni da formulare, idee da studiare e selezionare, progetti da approntare e approvare, muri da abbattere, macerie da rimuovere, strutture da risanare e rinforzare o completamente riedificare, legami da potenziare, tessuti comunitari da rinsaldare o ricreare, saperi vecchi e nuovi da utilizzare, storie da preservare e un futuro tutto da inventare. Non è più tempo di scappare, emigrando, tantomeno di frignare o tirare a campare; è ora di rimettere pienamente in campo l’inesauribile capacità di imparare e immaginare e l’inestimabile saper fare.