Interludio #25
Dopo un po’, che sia breve o sia lungo questo po’, finire per dire che no, non può proseguire così.
Continua a leggeretraduzioni, letture, maculae vitae
tra la terra e la rete
Dopo un po’, che sia breve o sia lungo questo po’, finire per dire che no, non può proseguire così.
Continua a leggereOhi, ohi, anche quest’anno è già arrivato Natale, la gran festa cristiana, ma a suo tempo pagana, vera celebrazione del solstizio invernale. Era una volta un evento divino, pervaso di fiaba, ammantato di sogno, imbiancato di neve, la quintessenza di un mondo ancora bambino. Oggi un trionfo di luci, corse ai regali e ai consumi, bombardati di spot, frastornati da […]
Continua a leggereQuindici anni prima, alle prese con il primo libro da tradurre – una co-traduzione all’inizio, poi, a seguito di alcune vicissitudini, una traduzione totalmente in proprio e, in realtà, al momento della pubblicazione, non il primo libro tradotto ma il quarto – era ferragosto e – naturalmente? – era incollato al computer a tradurre e, essendo quella l’epoca d’oro della […]
Continua a leggereCe ne vuole per riambientarsi a una traduzione dopo un altro giorno passato a potare tardivamente gli ulivi (una mezza giornata, ancora, e almeno questa incombenza agricola per quest’anno sarà sistemata), con la faccia sempre più rossa e l’abbronzatura sul collo, di nuovo, da vecchio contadino. E ce ne vuole a tener dietro ai vari impegni che sempre più spesso […]
Continua a leggerePasqua, col sole che non c’è stato. Pasquetta, col mare assai agitato. La vita, così incasinata, così estenuata. Umori sfilacciati allora, giù di corda o all’opposto esagitati. Anche amori, anche lavori, in grave affanno. Lo sguardo allora perso, dietro a un gabbiano solitario, portato dalle correnti.
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