Scampoli di un anno dimesso

Era stato un anno dimesso, il 2014: non ci pioveva. Cioè, piovere aveva piovuto, altroché. Ma non era stata solo la pioggia – o, se per questo, non erano state solo le tante giornate umide e grigie, e le temperature a lungo autunnali anche in primavera ed estate – a determinare quel clima moscio, mogio, tutto fuorché allegro, spensierato, frizzante, solare. Erano tanti i fattori, tante le concause. E non si poteva certo parlare di una situazione di crisi conclamata e generalizzata venuta alla luce solo di recente. Ci si poteva semmai stupire di come finora si fosse perlopiù continuato […]

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-azione

Per la serie “chi ben finisce” (nell’occasione, senza troppi rincitrullimenti festivalieri?) “forse ricomincia anche meglio”, portarsi avanti in tutto, in questa fine d’anno. Anche nell’individuazione delle potenziali parole d’ordine dell’anno che da qui a poco sarà. A un rapido esame viene fuori che, dopo un 2013 all’insegna delle rime in -MENTO (risenti-mento, esauri-mento, sgo-mento, tor-mento ecc.), nel 2014 si auspica un trionfo di vocaboli che finiscano in -AZIONE. Non c’è da perdere tempo, allora: occorre lavorare di immagin-azione e, con viva determin-azione, farsi soggetti di stupef-azione. Purché il tutto non si riduca a una continua e snervante fibrill-azione.

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