Per una eliminazione delle feste e dei movimenti superflui

Le feste infrasettimanali sarebbero da eliminare; e i ponti, se non da abolire del tutto, da ridurre al minimo oppure concentrare in autunno e in inverno. Perché, quando avresti più bisogno di continuità e concentrazione nel tuo lavoro, puntualmente interrompono ciò a cui ti stavi dedicando con discreto impegno, pur districandoti a fatica fra le immancabili complicazioni quotidiane. Perché, pur fustigato e represso, il richiamo del giorno di festa ha senza fatica la meglio sull’imperativo di tirare dritto con ciò che stavi facendo, non meno della tentazione di spostare l’attenzione su cosa succede nel mondo anziché tenere gli occhi fissi […]

Continua a leggere

Non fare come fosse un eterno carnevale

E lo stress di feste non troppo ben digerite (almost as usual, avrebbe potuto aggiungere) dopo un anno intero fortemente indigesto, alla fine chiese dazio. Nel momento esatto in cui poté allentare la tensione e rilassarsi, il corpo si ammalò infatti come non gli capitava da anni, esibendo, accanto ai sintomi abituali di indisposizione influenzale (vie respiratorie intasate, mal di testa e dolori accentuati alle ossa), una febbre a 38° quasi 39°, rarità per lui. Era come se il corpo volesse riaffermare se stesso, le sue ragioni, chiedendo maggiore rispetto per sé e anche un suo migliore utilizzo. Quel repentino […]

Continua a leggere

Maculae #5

Sei ombelicale, dice. Come tutti oggidì. Pensa per te, dice. Si può dire che il tuo modo di fare, pensare e soprattutto scrivere sia “per agglutinamento”? Tendenzialmente sì. A volte, eccessivamente. C’è il frullato tecnologico e il richiamo geologico, la natura rurale e la deriva culturale, il desiderio di andare e la smania di tornare, l’introversione e l’esibizione, l’apnea e la logorrea, l’euforia e la nevrastenia, la svogliataggine e la testardaggine. Ma un colpo al cerchio e uno alla doga, per male che vada non si soggioga. Tutti questi mirabolanti modi di comunicare e tenerci sempre in contatto, quando magari […]

Continua a leggere

Tempi

Tempi di inquietezza, quelli passati le feste, che feste non sono state. Tempi di stordimento e malinconia, quelli passati tra una corsa e l’altra, senza più trovare il tempo per sé. Tempi di ineffabile incompiutezza, quelli passati via, senza sapere come o perché. Tempi, quelli che viviamo, rinchiusi, di aleatoria allegria. Tempi di attese, tempi di fughe, tempi di ripensamenti, avanti e indietro. Tempi di parole, tempi di silenzi.

Continua a leggere