La nostra bulimia visiva

Per certi versi lo è sempre stata, ma oggi lo è in misura vertiginosa: la principale seccatura di ritorno da un viaggio o un evento, quali che siano, è riordinare le foto – se si ha avuto la grande imprudenza di farne, e quella estrema di farne tante – e poi scegliere e quindi ridimensionare (quando non ritoccare) quelle da condividere su social o blog e quelle da inviare direttamente alle persone rincontrate o conosciute sul posto. Il punto è che con macchinette digitali e smartphone rischiamo ogni volta di scattarne diverse centinaia, e non i due, tre, massimo quattro […]

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Scendendo dal Brennero

Pochi giorni fuori dai confini nazionali e, al rientro, subito ci si chiede cosa ci piaccia di meno: l’Italia in sé, come paese, come cura degli spazi e del territorio e come organizzazione della vita, o gli italiani in Italia, come modi di fare, apparire, dire e anche pensare? Perché, se l’italiano all’estero è sostanzialmente una persona ammodo, controllata, anche abbastanza intimidita, vista la scarsa padronanza delle lingue, l’italiano sul suolo natio è presto di nuovo strabordante, esibizionista, caciarone, approssimativo, eccessivo. Scendendo in treno dal Brennero, magari fino a Verona ancora si contiene (sarà la vista dai finestrini di tutti […]

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Non fare come fosse un eterno carnevale

E lo stress di feste non troppo ben digerite (almost as usual, avrebbe potuto aggiungere) dopo un anno intero fortemente indigesto, alla fine chiese dazio. Nel momento esatto in cui poté allentare la tensione e rilassarsi, il corpo si ammalò infatti come non gli capitava da anni, esibendo, accanto ai sintomi abituali di indisposizione influenzale (vie respiratorie intasate, mal di testa e dolori accentuati alle ossa), una febbre a 38° quasi 39°, rarità per lui. Era come se il corpo volesse riaffermare se stesso, le sue ragioni, chiedendo maggiore rispetto per sé e anche un suo migliore utilizzo. Quel repentino […]

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