Leggere e pedalare

La capacità di leggere, come quella di pedalare, una volta acquisita non si perde. Ma come c’è pedalare e pedalare, c’è leggere e leggere. E se uno può accontentarsi di andare in bicicletta di tanto in tanto, e solo su percorsi brevi e facili, allo stesso modo un altro può limitarsi a leggere sporadicamente testi semplici e corti. Ma così come riusciamo ad apprezzare appieno i benefici del pedalare solo facendolo spesso, con regolarità e anche una buona intensità, su percorsi di discreta lunghezza e difficoltà, la lettura, se vuole lasciare su di noi effetti duraturi, richiede costanza, richiede impegno, richiede che le dedichiamo non quarti d’ora ma ore, senza troppe pause e distrazioni. E se pedalando in montagna tieni gli occhi bassi sul manubrio, per non farti scoraggiare dalle pendenze e dalla tanta strada che hai ancora davanti, leggendo devi staccare gli occhi dalla pagina il meno possibile se vuoi arrivare presto al traguardo, alla fine, e al prossimo libro fare molta meno fatica e apprezzare e goderti anche di più le storie, i personaggi e i saperi con cui entri in contatto, arricchendoti di idee, sogni, visioni.