Cip! Cip cip!

  • a colpi di cip / la lotta è serrata / lettori becchi*

Oggi è così: che sia su Twitter, su Facebook o su qualunque altro social, la lotta per l’attenzione, per avere qualche lettore in più o per non perderne, procede abbastanza serrata a colpi di link, minuzie di testi e invitanti immagini d’accompagnamento. Cip, insomma. Cinguettii, richiami, che spesso vanno giù come le patatine fritte, le chips, uno via l’altro. Che così si becchino sul serio lettori, magari rendendoli a loro insaputa “becchi”, vallo a sapere. Quel che è abbastanza certo è che questi micro contenuti sono in sostanza becchime, e non necessariamente per i “polli”. Che spesso siano poi anche cheap, be’, visto il contesto, ci sta: come il cip del poker, sono la puntata minima per partecipare al gioco della conquista dell’attenzione su piattaforme che si reggono su chips, su microcircuiti integrati. Per vincere la partita o comunque non sfigurare ci vuole però altro: ci vogliono le carte giuste, bisogna saper leggere e anche condizionare il gioco e, non ultimo, ci vuole pure non essere sprovvisti di chips, di soldi. Il rischio è uno solo: che a forza di cip, come a ingozzarsi di chips, tutto diventi presto indigesto.

* La versione originale (chissà se migliore): per l’attenzione / la lotta è serrata / a colpi di cip.