Ripetizioni

L’ossessione di evitare ripetizioni e parole troppo simili a distanza ravvicinata: quando rileggi prima della consegna qualcosa ancora sfugge, con le bozze raramente. Ecco allora le ripetute indicazioni di apportare questa o quella modifica perché c’è una parola uguale o simile subito prima o subito dopo nel testo, anche quando nell’originale magari è tutta una ripetizione. Che tipi questi traduttori che non sopportano le ripetizioni. Ma poi, li vedi, nei loro comportamenti e nelle loro ossessioni non fanno che ripetersi.

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Parole a vuoto, parole a perdere

Diventi sicuramente più arido. Ma non vivere in diretta quanto di drammatico succede nel mondo perché oberato di lavoro – lavoro fisico – e a sera, stremato dalla stanchezza, presto a letto oppure addormentato su un divano, ha quantomeno il pregio di attutire lo stress mentale e, soprattutto, evitare che ci si lasci andare con eccessiva facilità a parole a vuoto, parole a perdere. E fa capire come sia stato possibile per i nostri avi, privi di un accesso rapido e dettagliato alle notizie dal mondo al di là del loro ristretto circondario, sopravvivere a guerre, epidemie, disastri naturali e […]

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E la bulimia di parole dove la lasciamo?

Certo che è difficile venirne a capo: come gli ridai un dito, in un niente la rete ti si riprende mano, braccio, l’intero corpo, e soprattutto il cervello. E il punto è che da mo’ che lo sai, da mo’ che lo sperimenti in prima persona, da mo’ pure che lo dici, lo ripeti, lo scrivi. Il silenzio, il silenzio… un uso – e consumo – più parco delle parole, please! Parrebbe una richiesta e una decisione semplice da ottemperare; nel mondo di oggi, invece, è delle più indicibilmente difficili. Hai così voglia ad annunciare in rete che “dopo il […]

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Maculae #5

Sei ombelicale, dice. Come tutti oggidì. Pensa per te, dice. Si può dire che il tuo modo di fare, pensare e soprattutto scrivere sia “per agglutinamento”? Tendenzialmente sì. A volte, eccessivamente. C’è il frullato tecnologico e il richiamo geologico, la natura rurale e la deriva culturale, il desiderio di andare e la smania di tornare, l’introversione e l’esibizione, l’apnea e la logorrea, l’euforia e la nevrastenia, la svogliataggine e la testardaggine. Ma un colpo al cerchio e uno alla doga, per male che vada non si soggioga. Tutti questi mirabolanti modi di comunicare e tenerci sempre in contatto, quando magari […]

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Nel gran rumore di fondo

Diceva sempre che bisognava evitare con cura ogni facile nostalgia del passato – perché, diceva, di davvero idilliaco nel passato il più delle volte cosa c’era stato? – per accettare all’opposto con coraggio, intelligenza e fantasia le sfide nuove del presente e più ancora del futuro. Perché aprirsi a nuove influenze e nuovi orizzonti era sempre un balsamo, prima ancora che una necessità per sottrarsi alla spirale insidiosa del già visto, già sentito, già letto, già pensato, già detto, già scritto. Ma poi era sempre al passato che tornava nei momenti in cui il presente veniva a noia – perché […]

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