Che cosa fa una brava traduttrice o un bravo traduttore?

Ci possiamo rompere la testa quanto vogliamo su quale sia la strada migliore per diventare dei bravi traduttori, proporre ognuno di noi la sua personale teoria, ma alla fine le risposte si riducono quasi sempre a cinque, inseparabili: padronanza pressoché perfetta della lingua d’arrivo (quindi, letture a non finire sempre nella lingua d’arrivo, indifferentemente che questa sia nativa o acquisita); le proverbiali “diecimila ore” di pratica tra apprendimento della lingua straniera (che sia sul posto, con ottimi insegnanti o solo con grammatiche e dizionari fa poca differenza) e, soprattutto, traduzione di testi da questa lingua; visione (capire cioè la lingua […]

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Tradurre la letteratura

[C’erano anni in cui andavamo agli incontri sulla traduzione. Anni in cui frequentavamo corsi sulla traduzione. Anni in cui traducevamo, per puro diletto, sulla traduzione. Sbagliando, magari, ma almeno c’era slancio, c’era voglia di fare, voglia di esplorare, voglia di andare. Quello che oggi troppo spesso manca. Oggi che, per un verso o per l’altro, troppo spesso siamo fermi. Il buon senso fatto persona. Che orrore! Tempo di fare più di un reload? Qui, riandiamo al 2004. Quando ancora avevamo numi tutelari. E uno di questi si chiamava Henri Meschonnic. E scusate se è poco.] […] Mentre la letteratura è […]

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