Interludio #11

Quell’inizio d’estate lo vide leggere, più di ogni altra cosa, più – e probabilmente meglio – di quanto non facesse da anni. Lo vide anche fare innumerevoli chilometri in auto, su e giù per la costa medioadriatica, traversando colline e pianure, in un patchwork di campi di grano, orzo, erba medica, mais, girasoli, ceci, pomodori, olivi, viti, pannelli solari, pale eoliche, capannoni sfitti, rotonde, casali abbandonati, case in vendita e paesi – vecchi e nuovi – in cerca d’identità. E lo vide fare lunghe, lunghissime nuotate, nelle poche soste al mare, come a dimostrare – a sé soprattutto – che […]

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Interludio #10

Voleva andare in giro lei, la Luna, voleva scorrazzare libera su un prato, e non stare tutto il giorno a tirare una catena sullo spazio dell’aia, drizzando le orecchie al minimo rumore sospetto e abbaiando a più non posso a ogni movimento che non incontrasse il suo favore. E in giro voleva andare pure lei, l’autodefinita “scrivana” renitente alle catene di un ufficio e un lavoro poco gratificanti oltre le ore e i minuti comandati, restia anche alle lunghe ore in casa nei giorni che non doveva fare su e giù in auto per un’ora tra la città di mare […]

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Interludio #9

Come doveva essere?! Era pieno di impegni, non arrivava a tamponare ora una falla ora un’altra, non riusciva a sottrarsi a questo o quel richiamo – epperò era anche un vulcano di creatività, leggeva, linkava e commentava di questo e di quello, discuteva, si infervorava, si scazzava, andava a correre, nuotava, pedalava, girava, scattava foto, faceva ed era da capo a leggere, linkare, condividere, irritarsi, arrovellarsi, scrivere. Era invece quasi disoccupato, aveva interrotto suppergiù ogni scambio e contatto succhiatempo, se la prendeva molto comoda con tutto quanto, evitava disciplinatamente ogni fonte di irritazione o eccessiva distrazione, era grosso modo placato, […]

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Interludio #8

Poteva sembrare difficile all’inizio, dando l’impressione che non ce l’avrebbe fatta mai e poi mai: non a interrompere qualcosa momentaneamente, quanto a venirne fuori del tutto. La verità era che desistere per sempre era tra le cose più facili che ci fossero, di rado costava la grande fatica e sofferenza che poteva apparire in principio. A volte, andava detto, era un peccato, un altro cantiere lasciato a metà, un’altra storia – magari promettente – smessa lì perché troppo snervante, urticante, debilitante. Altre volte, però, desistere era proprio quello che ci voleva in quel preciso momento, il taglio necessario per provare […]

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