Interludio #19

C’è senso di gioia, senza più spese sceme. Tre i liberi libri, due i calendari montani, uno davvero il regalo: niente leccatine; solo il gusto accresciuto per un mondo per bene e la voglia perduta di rime bambine.

Roma o cara, come faccio a dire che ti ho visto appena?
In mezzo ai libri ci siamo fermati nemmanco a cena.
Non da Nonna Angela, non alla Trattoria Reatina;
di prescia via a Pescara e la pizza di Donna Tina.
Ma potevamo non innamorare prima l’autore alieno,
con picciol dono di succo fresco del suolo piceno?
In quel d’Abruzzo dovrà per forza venire a vedere
che dell’olio buono qui si fa grande arte e mestiere.