Lu mastreia’
Ce sta puoche da fa’: a nu che seme nate o che steme ’n campagna ce piace probbia tante de mastreia’. Che li ma’ ferme nen sapeme sta’. È nu mode de vive, è nu mode de fa’!
E per festeggiare non si sa che, accanto a due piante (un maschio e una femmina) di kiwi (messe a dimora – con buca larga e profonda, sassi di drenaggio, sabbia, compost, terra mossa e fine, sostegno e tutto quello che ci voleva – vicino all’altra femmina da tempo sola soletta e infruttifera, senza compagno), armeggiando armeggiando fino alle due e mezza di notte si regalò un nuovo e “tecnologico” centro controllo per il suo artigianalissimo e low-low-cost angolo lievitazione/fermentazione, capace così di spaccare il grado. Che cosa si poteva volere di più, ora che, dopo il pane e i dolci con la pasta madre e lo yogurt fatto in casa, gli mancava soltanto di cominciare a “mastreia’” anche con la birra e poi sarebbe diventato completamente irrecuperabile?!