C’è

C’è che ogni giorno cogliamo segnali crescenti di stanchezza o smarrimento.

C’è che la crisi non è più soltanto una percezione nell’aria ma una concreta realtà, vissuta sempre di più in prima persona.

C’è che sempre più spesso sentiamo mancarci la terra sotto i piedi, per i rapidi cambiamenti che disgregano, travolgono o ribaltano modi consolidati di fare, di pensare, di essere, di vivere.

C’è che aumentano i funerali e calano i battesimi.

C’è che si fa fatica a proiettarsi nel nuovo con la pesante palla al piede del vecchio.

C’è che il passato lo conosciamo, il presente ci rende perplessi, il futuro ci sfugge completamente.