L’attimo sospeso tra un prima e un poi

Ultima domenica di marzo, al cambio d’orario. Più fine aprile, in realtà; quasi inizio maggio. Con il vantaggio di spiagge ancora poco o per nulla frequentate. Sui moli sì, un’allegra sfilata di gente già prima pranzo e più ancora al primo pomeriggio. Ma le spiagge no: le più belle, le più appartate, le più estese, le più libere, sono ancora quasi deserte. Puoi camminare per lunghi tratti a occhi chiusi, senza paura di andare a sbattere con altri umani. Magari un cane può correre ad annusarti e leccarti i piedi nudi sulla sabbia, ma umani d’intralcio no. I pochi scesi […]

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Prendersi il proprio tempo

Prendersi il tempo di capire, il tempo di metabolizzare, di svelenirsi, di stemperare. Prendersi il tempo di ricominciare ad amare. Prendersi il tempo di meditare, senza sensi di colpa prendersi il tempo di oziare. Prendersi il tempo di non volere ascoltare e tantomeno parlare. Prendersi il tempo di osservare, il tempo di leggere, il tempo di pensare, il tempo di chiudere gli occhi, il tempo di sognare, il tempo di ideare. Prendersi il tempo di demolire e il tempo di ricostruire. Prendersi il tempo di correre, di nuotare, di pedalare, di arrampicare, di volare, di camminare, di sostare. Prendersi il […]

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«La passione, la fede e tanto amore»

Succede, mica non succede, che a fare qualcosa «per noia o per sfizio o per sfida» si attengano anche risultati discreti, buoni o in qualche caso addirittura ottimi. La pizza dolce di Pasqua con il lievito madre di ieri, per esempio, non è venuta male: un po’ stopposa verso il centro e il basso, forse, indice dunque di una preparazione o una cottura non perfette, ma per il resto ben riuscita come aspetto e come consistenza e più ancora come sapori dal carattere antico. Un esito sostanzialmente più che positivo, perciò, tenuto altresì conto che si trattava del primo approccio […]

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Per noia o per sfizio o per sfida

Si parte suppergiù scherzando, per noia o per sfizio o per sfida, tra lo scetticismo e lo sguardo perplesso della mamma, un po’ stanca di tanto spignattare e un po’ avvezza a pratiche e tecniche ormai più celeri e sbrigative, abbastanza dimentica invece di quelle più antiche e laboriose, e che però strada facendo si riesce a conquistare e pian piano infervorare alla riscoperta e al progressivo rilancio di vecchie tradizioni ora rimesse a nuovo con l’apporto di internet e trasmissioni tv. C’è una traccia già scritta delle cose da fare, ma di rado la si segue pedissequamente. Dove si […]

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Antichi e moderni oppure ruderi?

Demolire, recuperare il recuperabile e poi ricostruire, unendo antico e moderno, oppure lasciare stare? Tornare cioè a rendersi utili a qualcosa dopo lungo inutilizzo e abbandono, oppure rimanere pura testimonianza di un tempo che fu? Sforzarsi insomma di essere antichi e moderni allo stesso tempo, oppure rassegnarsi a essere ruderi? (NB Essere totalmente, integralmente moderni è escluso a priori.)

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