Interludio #28

«“Divertirsi” a riordinare bollette e scartoffie varie. Anche a questo servono i giorni di stacco estivo: curare ciò che hai sempre rimandato.» Così leggeva in un foglio riemerso tra la montagna di carte arretrate da cernere, fascicolare e riporre oppure stracciare e buttare, dopo anni che rinviava la fastidiosa e impegnativa operazione. E sempre in quel foglio – data imprecisata: tre anni prima? O magari cinque? – scopriva di avere altresì annotato: «Ampiamente superata la metà del cammino di questa vita, è sempre tutto da ridefinire. E ogni estate segna viepiù un trapasso, un andare oltre.» E per finire una […]

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In Ascoli

Quando c’è il mercatino dell’antiquariato – III sabato e domenica di (quasi) ogni mese – anche il centro storico si rianima un po’ (e non soltanto il centro commerciale Al Battente, il vero fulcro dell’odierna vita cittadina, sempre pieno). Se no, una città tanto bella e tranquilla, oggi anche più che in passato, quanto poco viva e vissuta.

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Interludio #27

Passare anni ad emanciparsi dal vecchio e abbracciare il nuovo, altrettanti a recuperare il buono buttato via. Anni ad accumulare voracemente e scriteriatamente, altrettanti a sfoltire e ripulire. Anni in chiacchiere, altrettanti in silenzio. Anni in compagnia, altrettanti quanto più in solitudine. Anni su, anni giù. Ora qui, ora là. Comunque di passaggio.

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Interludio #26

Venne l’estate, vennero lavori e pratiche da sbrigare, vennero appuntamenti da non saltare, vennero impazzimenti vari, venne l’assenza di tempo per stare fermo a leggere e pensare e magari scrivere frasi oltre le 140 battute. Venne l’estate poco estate, apprensiva, affannosa, sfinita, bisognosa di fresco, bisognosa di quiete. Venne l’estate e, con tutto che non andasse per niente al massimo, sempre estate era. Venne l’estate, e venne il commiato estivo.

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La sera di maggio

Poi, se non è bello maggio, quando riesce il sole dopo giorni di pioggia ed è tutto così promettente nella campagna che è intorno, che cosa lo è? E la sera, dove la trovi una sera suadente e poetica come quella di maggio? La sera, torna sempre la sera col suo fare ammaliante, con un che di speciale: forse il silenzio di fondo che bene s’accorda con me, forse il sollievo insomma che anche oggi è andato, forse lo stare del pensiero sospeso, come incantato, a non volere alcunché. È poi sublime la sera di maggio quando stare di fuori […]

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