«Solo una grande partita di football»

«Guardali» disse Maxwell, indicando verso la festa. «Che hanno?». «Sono tutto pazzi». «E allora? Anche tu». «Sì, ma io lo so». «Non so se sono d’accordo». «Pensano» disse Maxwell, indicando quelli che ballavano come matti dentro e fuori l’appartamento «che tutto questo sia normale». «Vuoi dire che non lo è?». Cercai di fingermi stupito. «La vita è solo una grande partita di football» disse, ignorandomi. «I giocatori migliori sanno esattamente quello che stiamo facendo e dove stiamo andando». «Beh» dissi con sicurezza. «Non so te, ma questo giocatore qui è proprio sulla strada giusta. Per questo ragazzo la vita è […]

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Una sòla elevata

“Bisogna elevarsi” dice lui. “Frequentare persone e ambienti che stimolino e facciano crescere, e non rattrappirsi ogni giorno di più sul proprio ombelico o, peggio, dietro alla mediocrità senza fine che ci circonda.” “Sono d’accordo” dice lei. “Bene” dice lui. “Che ne dici allora se stasera andiamo a vedere quel concerto di David Sylvian di cui poco fa abbiamo visto il manifesto? Non ne so niente ma, dato il personaggio, sarà di sicuro degno di nota.” “Oh, sì, andiamo dài.” Vanno i due, trovano per il rotto della cuffia due biglietti alla cassa, mentre il concerto è appena iniziato, di […]

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La parabola dei 10-15 anni

Triste – ma, a suo modo, pure confortante – trovare conferma che un po’ tutte le migliori iniziative e realizzazioni, anche in ambito culturale, in genere non reggano, come slancio seriamente creativo e innovativo e propulsivo, oltre un orizzonte temporale continuo di dieci, massimo quindici anni. Superata questa soglia, succede spesso che, per intervenuti cambiamenti esterni e più ancora per logoramento interno o all’opposto marcato autocompiacimento e desiderio di (stra)fare e uscire dalla propria nicchia ben coltivata, non si riesca a proseguire con efficacia lungo i binari fin lì seguiti: qualcosa si spegne, qualcosa muore, qualcos’altro subentra. E prima di […]

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Altri anni no

Altri anni no, ma quel settembre provava un desiderio (per larga parte ancora insoddisfatto) di pioggia e di autunno, di fresco e colori cangianti, bevande e cibi caldi, lunghe ore al divano a leggere e pensare. Pareva, invece, bisognasse attendere prima di smettere i panni e i giri estivi, le facezie e le mattane. Altri anni no. Altri anni a settembre […] torn[ava] sempre a sognare un amore ogni anno a settembre, a desiderare un sovrappiù di calore: perché dei giorni grigi d’autunno solo tem[eva] la tristezza, perché nel freddo d’inverno [era] di aiuto una dolce carezza. (settembre ’92) Altri […]

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