Interludio #21

Non sapeva quando, non sapeva come, non sapeva dove, avrebbe ricominciato a scribacchiare. Sapeva solo che gli mancava. Sapeva solo che ne aveva bisogno. Sapeva solo che non poteva stare troppo tempo senza esprimersi, senza mettere per iscritto un pensiero, senza fissare un momento.

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Interludio #18

Poteva quasi dire, dell’estate 2013, poco passato ferragosto, che fu l’estate in cui dimenticò il computer: smise di usarlo con quotidiana intensità e ossessione; smise di badare e pensare lungamente alle email, ai blog, ai social network. E per giorni smise anche di consultare le news sui siti nazionali e internazionali, le questioni politiche interne meno che mai. Smise di essere, insomma, quello che era diventato negli ultimi quindici anni, da quando internet aveva rivoluzionato – e per lunghi tratti monopolizzato – la sua vita. Cosa lo aspettasse, ora, non sapeva dirlo con una minima idea di certezza. L’unico elemento di […]

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Interludio #16

Così, adesso, dopo tre anni di semi-purgatorio che dopo un solo anno da tesserato Fidal (e una maratona, una 33 km e svariate 5, 8, 10 e 21 km corse senza problemi) l’avevano buttato fuori dal podismo agonistico per una ricorrente anomalia asintomatica nel tracciato ecg alle alte frequenze cardiache della canonica prova da sforzo massimale al cicloergometro, e dopo essersi sottoposto sempre più stancamente a ripetuti test diagnostici e avere precocemente iniziato ad assumere regolarmente due farmaci per il controllo di 1) colesterolo e 2) ipertensione/insufficienza cardiaca, alla terza scintigrafia miocardica da sforzo in tre anni («alcun difetto reversibile […]

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Interludio #15

“Va bene, anche se quasi nulla è in ordine e poco lascia sperare che domani sarà meglio”, poteva essere la sintesi sbrigativa di quella estate-poco-estate del 2013 in Italia. Non c’era da stare veramente allegri per il presente e più ancora il futuro, ma a conti fatti non c’era nemmeno da strapparsi i capelli: per il momento si tirava ancora avanti discretamente, senza patemi (“senza grandi soddisfazioni ma anche senza grandi dolori”, come amava dire un tempo) grazie al “fieno” messo in cascina quando andava meglio. Per questo alla domanda “Come stai?” rispondeva, più per esaurire lì il discorso che […]

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