Interludio #14

Dell’estate precedente aveva detto, appena fu entrato settembre, che gli era scappata via dalle mani. Pur iniziata con le migliori speranze e intenzioni, con buono slancio e novità positive, si era presto appannata (anche appassita e avvizzita, avrebbe potuto dire, viste le ripetute ondate di caldo asfissiante). Non aveva saputo mettere quella marcia in più né trovare con continuità quel brio extra che tanto ci si aspetta dalla bella stagione. Era insomma mancata di vitalità; per meglio dire, era lui ad averne avuta poca, spesso mollemente disteso su un divano o perso oltre misura in navigazioni e letture al computer. […]

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Interludio #13

Era stata una settimana spossante, tra lavori in campagna, accompagnamenti, letture, scritture, contatti, lusinghe. Lo aspettava un weekend di fuoco, tra grano, paglia, trattori, presse, rimorchi, polvere, sudore, forza di braccia e calli alle mani, disabituate allo spago di sisal, avvezze a penna, matita, mouse, tastiera.

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Interludio #11

Quell’inizio d’estate lo vide leggere, più di ogni altra cosa, più – e probabilmente meglio – di quanto non facesse da anni. Lo vide anche fare innumerevoli chilometri in auto, su e giù per la costa medioadriatica, traversando colline e pianure, in un patchwork di campi di grano, orzo, erba medica, mais, girasoli, ceci, pomodori, olivi, viti, pannelli solari, pale eoliche, capannoni sfitti, rotonde, casali abbandonati, case in vendita e paesi – vecchi e nuovi – in cerca d’identità. E lo vide fare lunghe, lunghissime nuotate, nelle poche soste al mare, come a dimostrare – a sé soprattutto – che […]

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Interludio #10

Voleva andare in giro lei, la Luna, voleva scorrazzare libera su un prato, e non stare tutto il giorno a tirare una catena sullo spazio dell’aia, drizzando le orecchie al minimo rumore sospetto e abbaiando a più non posso a ogni movimento che non incontrasse il suo favore. E in giro voleva andare pure lei, l’autodefinita “scrivana” renitente alle catene di un ufficio e un lavoro poco gratificanti oltre le ore e i minuti comandati, restia anche alle lunghe ore in casa nei giorni che non doveva fare su e giù in auto per un’ora tra la città di mare […]

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