Da adulti

[…] Quando si è adulti si ha paura. Si ha paura di diventare vecchi e di morire. E proprio per parare il terrore ci si imbozzola nell’oblio delle attività: si lavora, si corre, si arrampica, si pedala, si viaggia, si pianifica, ci si allena, si tramena, si lotta, si fa carriera, si litiga, si teorizza, si costruisce e si disfa, si rischia, si battono primati, si prega, ci si edifica, ci si immerge in apnea, si svolge attività di volontariato, ci si stressa, si scrive, si scoprono nuove leggi scientifiche, si cerca di distinguersi in modi anche minimi, anche grotteschi, […]

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Tra la terra e il cielo

Troppe immagini no, non vorrei riproporle in questo blog (come vorrei evitare le eccessive citazioni e anche la facile deriva verso lidi musicali). Ma qualcuna che rappresenti me, il mio mondo, il mio lavoro (che sia quello pseudo-intellettuale o quello pseudo-agricolo), le mie passioni, perché no? Quella sopra, per esempio, ben sintetizza il mio lato più campestre, lo sfondo ideale di ogni mia fantasia bucolica.

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Qualcosa di più, qualcosa di meno

Qualcosa di più, qualcosa di meno: ogni anno, ogni mese, di fatto ogni giorno, questo regala la vita. Non è mai soltanto un processo di addizione, di aggiunta costante. È al contempo il venir meno di qualcosa e, quanto di più doloroso, periodicamente anche qualcuno. Una progressiva sottrazione, dunque, di cui possiamo rammaricarci, ma che nel quadro d’insieme dell’esistenza ha una sua logica e un suo perché. Va perciò accettata per quello che è: una componente ineludibile del processo di continua trasformazione ed evoluzione che è, al fondo, la vita – inclusa quella cosa così incorporea che è la vita […]

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