Frammentario politico-esistenziale 2013

Un riepilogo sommario di quanto sono andato appuntando/citando/commentando/rimando in materia perlopiù politico-esistenziale in questo non entusiasmante 2013, soprattutto tra gennaio e aprile, i suoi mesi sicuramente più “schizzati” (anche se gli ultimi, a partire da settembre, di nuovo non scherzano a “impazzimenti” vari). Un periodo di indubbio frastornamento generale, ma al quale devo comunque un piccolo debito di gratitudine: avermi in un certo senso spinto a riscoprire la poesia – quella intorno a noi come quella dentro di noi – e anche a ricominciare a giocare con rime e versi, non importa se banali, in uno sforzo di esprimere con […]

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L’agenda

È un passo importante, diceva lei, comprare un’agenda, per tempo, per l’anno che verrà. Ed è importante sceglierla che sia di nostro totale gradimento, che sia conforme alla nostra idea di mondo, che dunque ci rispecchi anche come forma, carta, colore. Niente Moleskine, perciò, nel loro caso, meno modaioli e conformisti e più ecologici al tempo stesso, diceva lei. Ciak giornaliera rossa 12×17 per lei, così. E Ciak giornaliera nera 12×17, quasi un breviario, per lui. Lui che tuttavia non faceva mai uso di un’agenda, arrangiandosi e trovandosi meglio con foglietti volanti, quadernetti e post-it. Lui che proprio non era […]

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Il pessimista

Il pessimista – chi osserva con discreta attenzione il mondo attorno a sé, le cose che succedono come quelle che non si realizzano, traendone la conclusione che poco o nulla va come a suo modesto parere dovrebbe o potrebbe andare, ed è per giunta fortemente scettico che questo stato possa volgere in meglio nel breve termine, senza prima un cambiamento sostanziale del modo generale di essere e di fare. Il pessimista – questa losca figura, sempre vista come un discreto menagramo da chi è invece convinto che no, le cose non vanno così male per lui/lei, non ancora cioè, o […]

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La vita prima e dopo internet

La vita #primadiinternet? Prima di internet si era più concentrati – sì, concentrati a fissare il soffitto, al buio, quando non si sapeva come arginare la noia e la stanchezza e la solitudine e la tristezza e le lacrime di certe giornate o sere preda di una sensazione estrema di vuoto galoppante, quando né lo studio né i lavori né la lettura né la tv né i film al cinema né la musica dei dischi o alla radio né altre presenze amiche riuscivano a essere di conforto. Prima di internet la cifra vera di tante sere d’autunno era una sensazione […]

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Crisis and quality in the autumn murky nights

Crisis — a personal as well as general situation where you can’t say with assured certainty and credibility what is coming next. A limbo where all can still happen, for the better or for the worse, but we have lost our ability to predict any possible outcome of our daily decisions and actions. We need things that last. We need quality, not only quantity. It’s pretty a silly thing to say today, in such a consumer and throw-away culture and society, but it’s also something one cannot avoid thinking over and over again. The problem, maybe, is that true quality […]

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