Per una eliminazione delle feste e dei movimenti superflui

Le feste infrasettimanali sarebbero da eliminare; e i ponti, se non da abolire del tutto, da ridurre al minimo oppure concentrare in autunno e in inverno. Perché, quando avresti più bisogno di continuità e concentrazione nel tuo lavoro, puntualmente interrompono ciò a cui ti stavi dedicando con discreto impegno, pur districandoti a fatica fra le immancabili complicazioni quotidiane. Perché, pur fustigato e represso, il richiamo del giorno di festa ha senza fatica la meglio sull’imperativo di tirare dritto con ciò che stavi facendo, non meno della tentazione di spostare l’attenzione su cosa succede nel mondo anziché tenere gli occhi fissi […]

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Nonostante tutto

Ci sono giorni che snervano. Già in partenza, già con giorni o settimane di anticipo magari, sai che non saranno una spensierata, allegra passeggiata. Sai che, a dispetto di ogni migliore rassicurazione e predisposizione positiva, quel giorno qualcosa potrebbe andare storto – e in linea con la legge di Murphy quasi sicuramente lo farà. E sai che, comunque vada, ci puoi fare poco. Ti rassegni allora e, senza nemmeno indossare speciali caschetti di protezione, ti accingi a quel che sarà. A volte c’è la sorpresa, che sia in positivo o più spesso in negativo. Altre una conferma. In generale, la […]

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E quello era lui

E quello era lui. Davvero lui. Corpo tozzo e gambe arcuate da contadino, come da origini e come da quel presente bifronte a cui non sapeva o, per meglio dire, non voleva affatto rinunciare. Bagaglio discretamente tecno, in senso letterale e anche esteso. Abbigliamento non particolarmente curato, ma nemmeno troppo trasandato nelle circostanze del caso. Aria di chi era abituato a tirare piuttosto dritto per la sua strada, perlopiù in solitaria, qualche volta magari in coppia, ma nondimeno a suo agio nella folla anonima, molto meno tra gruppi e gruppuscoli vari, da cui presto scappava dopo averli a vario titolo […]

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Interludio #23

Ce ne vuole per riambientarsi a una traduzione dopo un altro giorno passato a potare tardivamente gli ulivi (una mezza giornata, ancora, e almeno questa incombenza agricola per quest’anno sarà sistemata), con la faccia sempre più rossa e l’abbronzatura sul collo, di nuovo, da vecchio contadino. E ce ne vuole a tener dietro ai vari impegni che sempre più spesso si accavallano l’uno all’altro, e per disintossicarci dai quali ci perdiamo ogni volta di più in sceme deviazioni, senza che l’umore se ne giovi davvero, senza che alla fine emerga uno spirito vagamente risorto. E più ancora ce ne vuole […]

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In quinta elementare

Cercando tutt’altro nei cassetti di casa, cosa ti salta fuori? Una sgranata foto di gruppo delle elementari nell’allora minuto paesello, quando eri in quinta, con le cinque classi riunite davanti al portone d’ingresso della scuola con le maestre, la bidella, qualche raro genitore e forse un paio fra passate e future allieve. Tu dove sei? Va da sé, è già spiccata la tendenza a startene defilato e semi-nascosto. Nondimeno, optando involontariamente per il lato sinistro, al margine estremo dei tuoi compagni di classe, forse è già innata anche una certa tendenza a spiccare e catturare subito lo sguardo dell’osservatore (in […]

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