Un diesel?
Vai abbastanza spedito a tradurre dal tardo pomeriggio all’una o le due di notte, con la musica bella pimpante, dinamica, adrenalinica, che esce dalle casse dello stereo, redivivo. Non così la mattina, dopo quelle sette ore nel letto (nel letto, sì, non di sonno profondo. Perché se ne dormi cinque filate è grasso che cola. Il resto è un inquieto dormiveglia, un continuo rivoltarti, metterti di traverso, tirando su ora un ginocchio ora l’altro. Non a caso c’è chi un tempo diceva che di notte sembravi un terremoto) che nessuno può toglierti. La mattina fatichi sempre a carburare, ti distrai […]
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