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Tornare a tradurre. Al contempo tornare a leggere testi sulla traduzione.

Un tempo, specie a cavallo del nuovo millennio, le due passioni – fare traduzioni e leggere testi sulla traduzione – andavano spesso a braccetto. Con sostanziosi benefici reciproci.

Poi, qualcosa si era inceppato. Forse avevano cominciato a prendere un po’ troppo il sopravvento le “chiacchiere” sulla traduzione, che erano tutt’altra cosa dal fare traduzioni o dal leggere (e magari anche scrivere e/o tradurre) testi seri, approfonditi e articolati sulla traduzione e sul tradurre.

Che fossero le liste di discussione o i blog e in seguito i social network, ma non di rado anche gli incontri sulla traduzione, gli pareva che spesso ci si fosse lasciati prendere un po’ (tanto) la mano da stucchevoli e sterili lamentazioni da un lato e pretenziosi esibizionismi da un altro. E, almeno nel suo caso, qualcosa progressivamente si era rotto, facendo venire più che a noia prima i discorsi generici sulla traduzione, quindi la frequentazione (indifferentemente reale e virtuale) di luoghi di dibattito per traduttrici e traduttori, infine – ahinoi – lo stesso tradurre.

Come il corpo, estenuato, a volte può esprimere un secco rifiuto del cibo o di determinate mansioni, così il cervello, mal utilizzato, in certe circostanze può non poterne più di sorbirsi sempre la solita dieta, tanto da arrivare a impuntarsi e dire “basta co’ ’sta roba”.

Come dopo una pesante indigestione, si era dunque imposta la necessità non più sopprimibile di un digiuno, uno stacco, una radicale epurazione e depurazione.

Ora era però venuto il momento di ripartire. E, fosse o no un caso, il tradurre e la lettura di testi sulla traduzione tornavano a farsi piacevole compagnia.

Il testo sulla traduzione che in particolare teneva sulla scrivania in quei giorni era il libro Is That a Fish in Your Ear?, di David Bellos (Particular Books, 2011). Con acume e profondità, e con quell’abile tocco di leggerezza che non guasta, sapeva di nuovo appassionare al mestiere di tradurre.

 NB La citazione nell’immagine in evidenza è da pagina 102 del testo suddetto.