Ripetizioni

L’ossessione di evitare ripetizioni e parole troppo simili a distanza ravvicinata: quando rileggi prima della consegna qualcosa ancora sfugge, con le bozze raramente. Ecco allora le ripetute indicazioni di apportare questa o quella modifica perché c’è una parola uguale o simile subito prima o subito dopo nel testo, anche quando nell’originale magari è tutta una ripetizione. Che tipi questi traduttori che non sopportano le ripetizioni. Ma poi, li vedi, nei loro comportamenti e nelle loro ossessioni non fanno che ripetersi.

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Che cosa fa una brava traduttrice o un bravo traduttore?

Ci possiamo rompere la testa quanto vogliamo su quale sia la strada migliore per diventare dei bravi traduttori, proporre ognuno di noi la sua personale teoria, ma alla fine le risposte si riducono quasi sempre a cinque, inseparabili: padronanza pressoché perfetta della lingua d’arrivo (quindi, letture a non finire sempre nella lingua d’arrivo, indifferentemente che questa sia nativa o acquisita); le proverbiali “diecimila ore” di pratica tra apprendimento della lingua straniera (che sia sul posto, con ottimi insegnanti o solo con grammatiche e dizionari fa poca differenza) e, soprattutto, traduzione di testi da questa lingua; visione (capire cioè la lingua […]

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Crea un nuovo documento

Poi arriva il giorno che, dopo mesi di fermo un po’ volontario e un po’ forzato (ma non troppo patito, perché chiamato a seguire numerosi altri impegni e impicci, dunque con poco tempo per assillarti con pensieri negativi sulla piega per niente eccezionale presa dall’attività che pure consideri primaria ai fini dell’impiego del tuo intelletto), devi finalmente rimetterti a tradurre un libro. Con buona lena hai già sbrigato quasi tutto quanto dovevi sbrigare tra le attività collaterali alla traduzione. E, con scrupolo, hai anche letto il testo (benché in versione non ancora definitiva) di questo nuovo libro, nonché approfondito buona […]

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Tradurre la letteratura

[C’erano anni in cui andavamo agli incontri sulla traduzione. Anni in cui frequentavamo corsi sulla traduzione. Anni in cui traducevamo, per puro diletto, sulla traduzione. Sbagliando, magari, ma almeno c’era slancio, c’era voglia di fare, voglia di esplorare, voglia di andare. Quello che oggi troppo spesso manca. Oggi che, per un verso o per l’altro, troppo spesso siamo fermi. Il buon senso fatto persona. Che orrore! Tempo di fare più di un reload? Qui, riandiamo al 2004. Quando ancora avevamo numi tutelari. E uno di questi si chiamava Henri Meschonnic. E scusate se è poco.] […] Mentre la letteratura è […]

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Un eterno 30 settembre

Ultimo giorno di settembre. San Girolamo, santo patrono dei traduttori. Giornata mondiale della traduzione, di conseguenza. Giorno in cui, in generale, sembra di capire, si ha ben poca voglia di celebrare, altrettanto di conseguenza. È del tutto casuale che la festa dei traduttori cada in un giorno così. Ma, a ben vedere, forse giorno migliore non poteva esserci. La vita del traduttore è sovente un eterno 30 settembre, sospesa com’è tra momenti di esaltazione per un lavoro che appassiona e rallegra – proprio come quei deliziosi scampoli d’estate, di un caldo mite, che fine settembre a volte sa regalare – […]

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