Un tuffo dove l’acqua è più blu

Finiva un anno deteriore, tutto uno smottamento, in un paese sotto e sopra impoverito e avvelenato. Quello nuovo sarebbe stato migliore? Le speranze erano flebili, non ci credeva quasi più nessuno. Quasi più nessuno cullava ancora in sé illusioni. Voglia di chiudere festeggiando non c’era stata, allora. Voglia di cominciare un po’ meglio sì. Niente veglione, dunque, e nemmeno cenone in casa o da amici. Tanto meno una mezzanotte in piazza. Concerto di capodanno a teatro sì, però. E poi un piccolo viaggio a visitare piazze e musei di un’Italia moderna e contemporanea sicuramente migliore. A marcare un bisogno di […]

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Chi vivrà, ascolterà e vedrà e canterà e ballerà

2013: forse anche l’anno in cui, come mai in passato, declinò la passione per la musica (non meno che quella per il cinema o quella per i festival e gli eventi letterari e, per tanti aspetti, pure l’editoria e la traduzione). Bilancio infatti magrissimo: vinili comprati = 0 cd comprati = 0 cd regalati = 2 (Raphael Gualazzi, Happy Mistake; Duft Punk, Random Access Memories) album scaricati = 1 (Baustelle, Fantasma) singoli scaricati = 0 concerti = 2 (David Sylvian, Christian Fennesz e Stephan Mathieu, The Kilowatt Hour; Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli e Angela Baraldi, Ciò […]

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-azione

Per la serie “chi ben finisce” (nell’occasione, senza troppi rincitrullimenti festivalieri?) “forse ricomincia anche meglio”, portarsi avanti in tutto, in questa fine d’anno. Anche nell’individuazione delle potenziali parole d’ordine dell’anno che da qui a poco sarà. A un rapido esame viene fuori che, dopo un 2013 all’insegna delle rime in -MENTO (risenti-mento, esauri-mento, sgo-mento, tor-mento ecc.), nel 2014 si auspica un trionfo di vocaboli che finiscano in -AZIONE. Non c’è da perdere tempo, allora: occorre lavorare di immagin-azione e, con viva determin-azione, farsi soggetti di stupef-azione. Purché il tutto non si riduca a una continua e snervante fibrill-azione.

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Maculae #6

I pezzi, i pezzi. Non siamo pazzi – ancora non del tutto – ma i pezzi del puzzle che è la vita non cessano mai di aumentare, finché c’è vita. Qualcuno trova subito l’incastro giusto, colmando un vuoto e perfezionando il quadro; altri devono aspettare che il quotidiano lavoro d’intarsio ne produca di nuovi. Tutti scriviamo oggi, pur non sapendo che cosa. E succede che scrivo, quando non scarabocchio, / o che leggo rapito, se non mi impapocchio. / Via dal ludico schermo riaffiora il respiro, / dentro di me è un pacato sospiro. / Sono momenti di calma dentro […]

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Quel fine d’anno

There’s always something in what we do that adds up to nothing, at the moment at least. Quel fine d’anno, come non mai, avrebbe voluto lasciare l’Italia e, così facendo, venir via da un contagioso ed estenuante clima di negatività. In giro, sempre più spesso, gli pareva di cogliere non tanto una sensazione di immiserimento (che pure c’era, diffusa e avvilente, sul piano materiale come su quello umano) quanto l’idea che, malgrado le cospicue false apparenze esterne, non fossero mai cresciuti sul serio: come popolo e paese, per cominciare, ma a ben vedere anche come persone. Gli sembrava che di […]

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