Il tempo (non) passa

Succede d’estate, puntualmente, che ci riproponiamo di leggere questo libro nuovo e quell’altro, comprati più o meno d’impulso negli ultimi mesi, quando non anni, e messi via, a prendere polvere, per mancanza di tempo o di voglia. Altrettanto puntualmente succede in realtà che ne facciamo ben poco di questo proposito. Come puntualmente succede invece che è qualche libro del passato in cui ci siamo imbattuti molto casualmente, su una bancarella dell’usato per esempio, a richiamare con maggiore forza la nostra attenzione e a reclamare di essere, se non letto da capo a fondo, sfogliato e campionato. E puntualmente, ça va […]

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Un’estate senza

Sbrigati i lavori di raccolta nei campi e le pratiche amministrative di luglio, e archiviati anche i Mondiali di calcio russi (che, pur senza la presenza dell’Italia, o proprio grazie all’assenza dell’Italia e al conseguente distacco emotivo, erano stati, per lunghi giorni, una piacevolissima compagnia pomeridiana e serale – non ultimo per la loro massima imprevedibilità, nonostante il risultato finale piuttosto scontato, con la vittoria della squadra meglio organizzata e con i talenti migliori), era, ora, senza ombra di dubbio, un’estate sotto il segno di un profondo senso di vuoto. Nei fatti, un’estate senza. Per cominciare, certo, un’estate senza social, per […]

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Interludio #28

«“Divertirsi” a riordinare bollette e scartoffie varie. Anche a questo servono i giorni di stacco estivo: curare ciò che hai sempre rimandato.» Così leggeva in un foglio riemerso tra la montagna di carte arretrate da cernere, fascicolare e riporre oppure stracciare e buttare, dopo anni che rinviava la fastidiosa e impegnativa operazione. E sempre in quel foglio – data imprecisata: tre anni prima? O magari cinque? – scopriva di avere altresì annotato: «Ampiamente superata la metà del cammino di questa vita, è sempre tutto da ridefinire. E ogni estate segna viepiù un trapasso, un andare oltre.» E per finire una […]

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Quella vacanza estiva

Il primo luglio, che arrivava sempre incredibilmente troppo presto, cominciava la stagione del fieno, la quale assicurava la sopravvivenza degli animali durante l’inverno. Nei mesi estivi, mentre gli animali si facevano floridi, grassi e boriosi, noi, i loro padroni, diventavamo sempre più magri, irritabili e rossi come gamberi; spesso ci alzavamo prima dell’alba e certe volte lavoravamo fin dopo il calare delle tenebre. Solo i cavalli parevano condividere il nostro ingrato lavoro e la nostra perdita di peso; le escoriazioni causate dai collari e le irritazioni provocate dalle cinghie dei finimenti ci lasciavano sulle mani calli e vesciche. Talvolta la […]

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Interludio #26

Venne l’estate, vennero lavori e pratiche da sbrigare, vennero appuntamenti da non saltare, vennero impazzimenti vari, venne l’assenza di tempo per stare fermo a leggere e pensare e magari scrivere frasi oltre le 140 battute. Venne l’estate poco estate, apprensiva, affannosa, sfinita, bisognosa di fresco, bisognosa di quiete. Venne l’estate e, con tutto che non andasse per niente al massimo, sempre estate era. Venne l’estate, e venne il commiato estivo.

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