Una generazione al massimo

L’ennesimo funerale. Nel paese di residenza – ma un po’ ovunque, in Italia, pare di capire – sono già diversi anni che la fascia d’età 70-80-90 perde componenti a ritmi accelerati (fenomeno peraltro accentuato anche tra le fasce più giovani, comprese le giovanissime, purtroppo). Per un lungo periodo questa generazione è stata l’incarnazione stessa dell’aumento della durata della vita media, con uno scarto – a spanne – di dieci anni e più rispetto a quella dei genitori (tra le cui fila, però, c’erano anche campioni eccezionali di longevità, per tanti aspetti difficilmente eguagliabili). È una generazione che è arrivata sostanzialmente […]

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Un «bricolage, esistenziale e professionale»

Letto l’articolo di copertina dell’ultimo numero del magazine «IL» di «Il Sole 24 Ore» scritto da Giuliano da Empoli, viene solo da dire: leggetelo, leggetelo! È un ritratto – direi perfetto – dell’ambivalente rapporto dell’Italia con il suo passato (e, dunque, con il suo presente e il suo futuro). E soprattutto di quella generazione di mezzo (la tanto – spesso anche da me – deprecata “generazione X” cui, pur marginalmente, ho la ventura di appartenere) che, contro ogni pronostico, oggi pare infine decisa a farsi largo, forte del suo originale «bricolage, esistenziale e professionale». […] Oggi una nuova generazione si affaccia […]

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Voi ultimi figli degli ultimi contadini

Ti accanisci oggi contro i tuoi diciott’anni, demolisci trent’anni dopo gabbie di conigli, solo materiali di risulta, non una tavola sana, chiodi su chiodi, ingegno e pochissima spesa. Vaglielo a dire ai ragazzi di oggi, figli o nipoti, come passavate allora i pomeriggi e le estati, voi ultimi figli degli ultimi contadini. Vaglielo a dire le sudate pazzesche dietro al fieno o a mietere il grano, imballando e riportando la paglia, le mangiate di polvere su trattori spogli e assordanti, il letame caricato ancora a mano sui carri, e le estenuanti botti d’acqua per innaffiare i cavoli, pianta per pianta, […]

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Buono o cattivo, indovinato o sbagliato…

“Non hai un’alta opinione delle donne, specie quelle della tua/nostra generazione, vero?” “Vero. Se per questo, nemmeno degli uomini della nostra generazione – me per primo, sia chiaro – ho una buona considerazione. Anzi, in gran parte li apprezzo ancor meno delle donne. Le quali, in tanti casi, pur con i loro limiti (uno su tutti: aver fatto – e, spesso, fare ancora – l’impossibile per non assomigliare anche solo lontanamente alle loro madri, pur andando così magari soggette a colpi e contraccolpi a ripetizione) si sono comunque più che spese per raggiungere un loro obiettivo superiore, un loro sogno, […]

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Idem sentire

Non ha colpe la generazione degli attuali quarantenni, quella che Andrea Scanzi definisce, nel libro Non è tempo per noi appena uscito per Rizzoli, una “generazione in panchina”? Ne ha, ne ha. Tra le principali, come ha ripetuto Scanzi intervistato stamane a Uno Mattina, proprio quella di essersi autoassolta un po’ troppo; accanto a quella di non averci nemmeno provato più di tanto, con sufficiente convinzione e dedizione, ad agire in concreto, più che a pensare/elucubrare o, spesso, recriminare lamentevolmente. Un perfetto idem sentire, per quello che mi riguarda. Giusto con una piccola aggiunta: distinguerei, tra gli attuali quarantenni, tra […]

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