Per una eliminazione delle feste e dei movimenti superflui

Le feste infrasettimanali sarebbero da eliminare; e i ponti, se non da abolire del tutto, da ridurre al minimo oppure concentrare in autunno e in inverno. Perché, quando avresti più bisogno di continuità e concentrazione nel tuo lavoro, puntualmente interrompono ciò a cui ti stavi dedicando con discreto impegno, pur districandoti a fatica fra le immancabili complicazioni quotidiane. Perché, pur fustigato e represso, il richiamo del giorno di festa ha senza fatica la meglio sull’imperativo di tirare dritto con ciò che stavi facendo, non meno della tentazione di spostare l’attenzione su cosa succede nel mondo anziché tenere gli occhi fissi […]

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Tra mare e collina

Reduce da una inusitata domenica di inizio novembre al mare, e incantato dai colori delle prime colline del teramano, eccezionalmente un post di sole foto. (Al momento, con ogni evidenza, di meglio non c’è.) Al #mare a #novembre #Ortona #LidoSaraceni. pic.twitter.com/GSC1QJAVvd — (@ennemme) 10 Novembre 2014 #autunno #teramano #MontiGemelli #ValVibrata @paesaggiabruzzo pic.twitter.com/BVmGkvhoOY — (@ennemme) 10 Novembre 2014 “I love #autumn,” she says. “Look at the beautiful autumn leaves.” Jenny Offill, “Dept. of Speculation” #vines #roses pic.twitter.com/4k1OxukDWk — (@ennemme) 10 Novembre 2014

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Tutto lì

Ancora una volta, ancora un addio. Cominciava a essere stancante, ne aveva piena coscienza. Ma così era: qualunque fosse il contesto in cui si trovava a operare, e qualunque fosse il grado di coinvolgimento emotivo o professionale, a un certo punto se ne doveva venir via. Sentiva il richiamo imperioso di riprendere con più intensità e profondità una ricerca più strettamente personale. Cosa che non ammetteva di proseguire con il già fatto e il già visto e sentito. Non ammetteva banali distrazioni. Soprattutto, non ammetteva un interesse solo così così per quanto succedeva intorno. Così, ogni volta, non senza prima […]

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E di bello in questi giorni?

Di bello, in questi giorni settembrini di cielo molto spesso coperto e di pioggia frequente, leggo. Leggo libri, in massima parte. Libri in inglese, perlopiù. Libri a tutto campo. Saggistica, in prevalenza, ma anche buona narrativa. Su carta e anche su Kindle. Libri appena usciti e anche libri usati o presi in biblioteca. Leggo, in ogni caso, più che posso, visto pure che di lavoro in questo momento ce n’è poco o niente, e anche cercarne di nuovo non dà grossi frutti. Leggo allora per ricaricare le batterie mentali, intellettuali, conoscitive, linguistiche, empatiche, di senso, per essere così pronto a […]

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L’attimo sospeso tra un prima e un poi

Ultima domenica di marzo, al cambio d’orario. Più fine aprile, in realtà; quasi inizio maggio. Con il vantaggio di spiagge ancora poco o per nulla frequentate. Sui moli sì, un’allegra sfilata di gente già prima pranzo e più ancora al primo pomeriggio. Ma le spiagge no: le più belle, le più appartate, le più estese, le più libere, sono ancora quasi deserte. Puoi camminare per lunghi tratti a occhi chiusi, senza paura di andare a sbattere con altri umani. Magari un cane può correre ad annusarti e leccarti i piedi nudi sulla sabbia, ma umani d’intralcio no. I pochi scesi […]

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