Frammentario politico-esistenziale 2013

Un riepilogo sommario di quanto sono andato appuntando/citando/commentando/rimando in materia perlopiù politico-esistenziale in questo non entusiasmante 2013, soprattutto tra gennaio e aprile, i suoi mesi sicuramente più “schizzati” (anche se gli ultimi, a partire da settembre, di nuovo non scherzano a “impazzimenti” vari). Un periodo di indubbio frastornamento generale, ma al quale devo comunque un piccolo debito di gratitudine: avermi in un certo senso spinto a riscoprire la poesia – quella intorno a noi come quella dentro di noi – e anche a ricominciare a giocare con rime e versi, non importa se banali, in uno sforzo di esprimere con […]

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A non finire

Alla fine qual è oggi il problema, se tale si può considerare, e nell’editoria e un po’ in tutto il resto? Che in giro c’è tanta, troppa roba, praticamente a non finire. Ce n’è di brutta, mediocre e, purtroppo, anche orripilante. Ma ce n’è pure una quantità enorme di prima scelta, meravigliosa; e sempre più spesso succede che sia persino gratuita, o comunque di non difficile accesso. Ed è qui che dopo un po’ ci si perde. Qui che presto non si arriva a tenere dietro a tutta questa bontà a costo relativamente basso. Qui che tuttavia alla fine riesce […]

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Altri anni no

Altri anni no, ma quel settembre provava un desiderio (per larga parte ancora insoddisfatto) di pioggia e di autunno, di fresco e colori cangianti, bevande e cibi caldi, lunghe ore al divano a leggere e pensare. Pareva, invece, bisognasse attendere prima di smettere i panni e i giri estivi, le facezie e le mattane. Altri anni no. Altri anni a settembre […] torn[ava] sempre a sognare un amore ogni anno a settembre, a desiderare un sovrappiù di calore: perché dei giorni grigi d’autunno solo tem[eva] la tristezza, perché nel freddo d’inverno [era] di aiuto una dolce carezza. (settembre ’92) Altri […]

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In viaggio

Continuava a essere, per autocitarsi (un’abitudine, questa, che difficilmente avrebbe perso, malgrado sostenesse di essere ormai un’altra persona rispetto all’io logorroico, autoreferenziale e non di rado supponente coltivato spesso negli ultimi quindici anni. Prova poteva esserne, diceva, che da mesi rifuggisse dall’uso della prima persona le volte che non resisteva a scrivere di sé – abitudine, anche questa, dura a morire – su blog e reti sociali, da ultimo rinunciando persino al tu per raccontarsi semmai in terza persona e perdipiù al passato, dunque con maggiore autocontrollo e distacco), un periodo assai difficile, che vedeva l’aggrovigliarsi e l’avvitarsi di tante […]

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Slowly and quietly

Era tempo. Tempo di ricominciare a darsi da fare – si trattasse anche soltanto di scrivere, quando non di leggere e tradurre, per il mero gusto di farlo – con quanta più costanza e convinzione riuscisse a estrarre da sé. Era infatti ripiegata l’estate, passato anche il clamore del ferragosto. E la pioggerella mite che ora scendeva tra un raggio di sole e l’altro stava lì a ricordare che settembre era più che vicino e presto un po’ tutti sarebbero tornati agli impieghi e ai passatempi abituali, amati e non. Era anche tempo di pomodori, frattanto, di pelati e conserve […]

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