E quello era lui

E quello era lui. Davvero lui. Corpo tozzo e gambe arcuate da contadino, come da origini e come da quel presente bifronte a cui non sapeva o, per meglio dire, non voleva affatto rinunciare. Bagaglio discretamente tecno, in senso letterale e anche esteso. Abbigliamento non particolarmente curato, ma nemmeno troppo trasandato nelle circostanze del caso. Aria di chi era abituato a tirare piuttosto dritto per la sua strada, perlopiù in solitaria, qualche volta magari in coppia, ma nondimeno a suo agio nella folla anonima, molto meno tra gruppi e gruppuscoli vari, da cui presto scappava dopo averli a vario titolo […]

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#ioleggoperché

Non c’è penuria di belle giornate, ma rare sono le belle vite. Una vita fatta di belle giornate godute attraverso i sensi non basta. Una vita intessuta di sensazioni è una vita ingorda; richiede sempre qualcosa di più. Una vita spirituale richiede sempre qualcosa di meno; il tempo disponibile è tanto e il suo passaggio è dolce. Chi direbbe che una giornata passata a leggere sia una buona giornata? Ma una vita dedicata alla lettura è certamente una buona vita. Un giorno che assomiglia a un altro giorno, per dieci o vent’anni, non si considera generalmente, un bel giorno. Ma […]

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Interludio #23

Ce ne vuole per riambientarsi a una traduzione dopo un altro giorno passato a potare tardivamente gli ulivi (una mezza giornata, ancora, e almeno questa incombenza agricola per quest’anno sarà sistemata), con la faccia sempre più rossa e l’abbronzatura sul collo, di nuovo, da vecchio contadino. E ce ne vuole a tener dietro ai vari impegni che sempre più spesso si accavallano l’uno all’altro, e per disintossicarci dai quali ci perdiamo ogni volta di più in sceme deviazioni, senza che l’umore se ne giovi davvero, senza che alla fine emerga uno spirito vagamente risorto. E più ancora ce ne vuole […]

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In quinta elementare

Cercando tutt’altro nei cassetti di casa, cosa ti salta fuori? Una sgranata foto di gruppo delle elementari nell’allora minuto paesello, quando eri in quinta, con le cinque classi riunite davanti al portone d’ingresso della scuola con le maestre, la bidella, qualche raro genitore e forse un paio fra passate e future allieve. Tu dove sei? Va da sé, è già spiccata la tendenza a startene defilato e semi-nascosto. Nondimeno, optando involontariamente per il lato sinistro, al margine estremo dei tuoi compagni di classe, forse è già innata anche una certa tendenza a spiccare e catturare subito lo sguardo dell’osservatore (in […]

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