Un «bricolage, esistenziale e professionale»

Letto l’articolo di copertina dell’ultimo numero del magazine «IL» di «Il Sole 24 Ore» scritto da Giuliano da Empoli, viene solo da dire: leggetelo, leggetelo! È un ritratto – direi perfetto – dell’ambivalente rapporto dell’Italia con il suo passato (e, dunque, con il suo presente e il suo futuro). E soprattutto di quella generazione di mezzo (la tanto – spesso anche da me – deprecata “generazione X” cui, pur marginalmente, ho la ventura di appartenere) che, contro ogni pronostico, oggi pare infine decisa a farsi largo, forte del suo originale «bricolage, esistenziale e professionale». […] Oggi una nuova generazione si affaccia […]

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Un’estate fa

Quanto appare già distante l’ultima, impalpabile estate, in questo tiepido e appannato autunno. L’ultima estate su Facebook, probabilmente. Anche l’ultima di rapidi testi e condivisioni immediate? Vallo a sape’! Ma la sensazione è che, sì, più di qualcosa nell’ultima estate è giunto a termine, mentre qualcos’altro ha forse cominciato ad attecchire. Cosa, sarà tutto da scoprire, e più ancora da vivere. *** 6 agosto 2014 Festa del patrono cittadino, ieri. Discesa dunque in città, in tarda serata, per un giro e i fuochi d’artificio. Una città che nei fatti non frequenti (non più che il paese e il comune e […]

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Altro che grand récit

Era il 2000 e, lo scopri solo adesso, una tua breve traduzione usciva sul «Corriere della Sera». Bei tempi quelli, davvero! Dopo, ti sembra, la gigantesca espansione del digitale e la grande semplificazione degli strumenti di condivisione in rete siano troppo spesso coincise con non poca banalizzazione e non poco scadimento dei contenuti (di conseguenza, non di rado anche delle traduzioni), oltre che delle abitudini (non solo quelle di lettura/scrittura) e più in generale dei comportamenti, individuali e collettivi. A lungo adagiati sulla superficie, si è probabilmente persa parecchia profondità. Altro che grand récit, altro che grande narrazione, di cui […]

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Seduto alla finestra

Novembre 1989, venticinque anni fa dunque. Del giorno preciso non c’è il ricordo: forse poco prima di San Martino, il 5, il 6 o il 7, ma può anche darsi più in là. In ogni caso non ha troppa importanza. Più importante il luogo: Bologna, appartamento di fuorisede in via Polese, tra Piazza dei Martiri e via Riva di Reno, cameretta a un letto (in certi periodi anche due, poveri noi) in scarsi 3×3 metri, pareti sottili e più che muffite, ma il lusso di un bagno indipendente e soprattutto la vista su un pacifico (tranne di notte, a fine […]

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