Tutto lì

Ancora una volta, ancora un addio. Cominciava a essere stancante, ne aveva piena coscienza. Ma così era: qualunque fosse il contesto in cui si trovava a operare, e qualunque fosse il grado di coinvolgimento emotivo o professionale, a un certo punto se ne doveva venir via. Sentiva il richiamo imperioso di riprendere con più intensità e profondità una ricerca più strettamente personale. Cosa che non ammetteva di proseguire con il già fatto e il già visto e sentito. Non ammetteva banali distrazioni. Soprattutto, non ammetteva un interesse solo così così per quanto succedeva intorno. Così, ogni volta, non senza prima […]

Continua a leggere

La fine dell’estate

“Anche a te fa male la fine dell’estate” dice. “Ti incupisce. Ti inasprisce. Ti rinchiude ancora di più in te stesso, quando invece ti farebbe molto meglio continuare a interagire, anche solo online, e dialogare.” “Sarà…” rispondi laconico. Fra di te pensi in realtà che ti faccia bene: l’avvicinarsi dell’autunno poco a poco ti risveglia, ti scuote da un protratto torpore vitale, mentale e intellettuale, facendoti quanto più tornare in te. Forse ti estremizza, ti rende più drastico e alle volte anche piuttosto intollerante nei confronti di ciò – cose, atteggiamenti e anche persone – che mal digerisci. Ma evidentemente […]

Continua a leggere

Con una misura di saggezza

Non volersi più fiondare a scribacchiare e condividere di questo e di quello, appena alzato o appena davanti a uno schermo. Non meno del non volere più leggiucchiare spasmodicamente a destra e a manca, per tutto il giorno, in realtà senza più riuscire a focalizzarsi per bene su alcunché. Non meno del non volere più essere succube di aggiornamenti e link e commenti e video e foto e tag e altre dispersive sollecitazioni. Non meno del non volere più consultare la casella di posta più di tre-quattro volte al giorno o rispondere all’istante e dettagliatamente a ogni messaggio. Non meno […]

Continua a leggere

Pe bbè, no’ pe mmale

Lu magnà (manche troppe bbè, se une va bbè a vvedé), lu bbeve (quille seprattutte, seprattutte li più ggiovene), lu matteià (mo più de tutte che nu cellulare tra li mà), lu schepà (ma manche troppe, o manche troppe bbè, a sentì e guardà de qua e de llà), lu pallo (ma no’ come ’na vòdda, quanne ce stava ancora Custandì) o lu ballà (lli puoche che se sa ancora reggerà), lu i a spasse (quiste tante, facenne la vita commeda, più che sse pò), lu fa li spertive (quaccune esaggerate, quaccune iuste ’na nzegna). Ecche quille che ogge ce […]

Continua a leggere

Leggere e pedalare

La capacità di leggere, come quella di pedalare, una volta acquisita non si perde. Ma come c’è pedalare e pedalare, c’è leggere e leggere. E se uno può accontentarsi di andare in bicicletta di tanto in tanto, e solo su percorsi brevi e facili, allo stesso modo un altro può limitarsi a leggere sporadicamente testi semplici e corti. Ma così come riusciamo ad apprezzare appieno i benefici del pedalare solo facendolo spesso, con regolarità e anche una buona intensità, su percorsi di discreta lunghezza e difficoltà, la lettura, se vuole lasciare su di noi effetti duraturi, richiede costanza, richiede impegno, […]

Continua a leggere
1 9 10 11 12 13 25