Hai ricordi?

Hai ricordi? Ricordi di quand’eri bambino, quand’eri ragazzo, quand’eri altro da oggi? Ho ricordi, ho ricordi. Ricordi di corse su campi di stoppie. Ricordi di cadute sui sassi in bicicletta. Ricordi di arrampicate sugli alberi. Ricordi di uva pestata con i piedi nudi. Ricordi di mosto cotto sulla polenta. Ricordi di pannocchie sulla brace, sotto la “callara” delle bottiglie di pomodoro. Ricordi di sacchi di castagne e di marroni sulle spalle di mamma e di papà. Ricordi di mucchi del fieno e della paglia. Ricordi di mucchi di letame. Ricordi di mucchi di cavoli. Ricordi di carri e di aratri […]

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Colpe indicibili

Aver rischiato di far morire il lievito madre per mancato utilizzo, per mancato rinfresco, per mancato rinnovamento: indicibile colpa. Né più ne meno che far morire lentamente se stessi per mancato apporto di stimoli e nutrimenti nuovi e fecondi, per mancata vita spirituale, per mancato impegno, per mancato impiego di tutte le proprie forze fisiche e intellettuali. Né più né meno delle colpe di una famiglia, una comunità, una città o una nazione che rischiano di far morire se stesse non coltivando più a dovere, con costanza e buon senso e intelligenza e intensità, quei lieviti positivi, dentro e fuori […]

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La cupa regina dei loro cuori

Era già una settimana che erano tornati da quel breve viaggio oltreconfine. Cinque giorni: due per intero di spostamenti in treno; gli altri tre abbastanza stanziali, pieni tuttavia di emozioni rare, incontri vitali e ricche nuove conoscenze, tali perciò da averli provati e ravvivati, in pari misura, al di là dell’ordinario. Ma ora che erano di nuovo nelle loro case, e potevano dirsi ripresi dallo stordimento e lo sfasamento iniziali, quando i loro corpi affaticati brancolavano a ritrovare un soddisfacente equilibrio, di giorno e di notte, e testa e cuore erano ancora più di là che di qua; ora che […]

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E la bulimia di parole dove la lasciamo?

Certo che è difficile venirne a capo: come gli ridai un dito, in un niente la rete ti si riprende mano, braccio, l’intero corpo, e soprattutto il cervello. E il punto è che da mo’ che lo sai, da mo’ che lo sperimenti in prima persona, da mo’ pure che lo dici, lo ripeti, lo scrivi. Il silenzio, il silenzio… un uso – e consumo – più parco delle parole, please! Parrebbe una richiesta e una decisione semplice da ottemperare; nel mondo di oggi, invece, è delle più indicibilmente difficili. Hai così voglia ad annunciare in rete che “dopo il […]

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48? 46? 50!

Era una taglia 48 precisa precisa, non ci pioveva. A volte, magari, quei due o tre chili in più dovuti a una sedentarietà spinta lo portavano verso la 50 (in un periodo, quando lavorava al computer pure 12-14 ore al giorno e i chili extra erano così diventati non meno di sei o sette, anche la 52, ammetteva senza problemi), ma bastava un minimo di attività fisica regolare e la 48 gli andava di nuovo bene. Il suo era però un fisico abbastanza tozzo, da mezzo contadino, non da fighetto mingherlino di città; di conseguenza spalle e cosce entravano a […]

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