La forma lunga, lo stato solido
Leggere in forma lunga, negli ultimi tempi ne era sempre più convinto, era (ri)educare il cervello alla concentrazione, alla calma, alla riflessività. Per contro il telecomando, la console, lo smartphone, il tablet e il laptop collegati in rete a tempo indeterminato davano l’impressione di eccitare al massimo il bisogno di saltare di qua e di là, senza tregua, facendo più cose contemporaneamente, frammentariamente, spesso molto irriflessivamente. E se era innegabile, come sosteneva qualche tecnofanatico, che in un solo giorno sul web si potesse spigolare più di quanto un tempo si aveva a disposizione su carta in un anno, chi era […]
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