Blog di traduttori e blog sulla traduzione

[Era un post di otto anni prima. Ma gli sembrava ancora abbastanza attuale, nonché azzeccato. A prescindere dal fatto che di blog davvero attivi – indifferentemente di traduttori o sulla traduzione – ne restassero ben pochi. E questo sì, gli pareva un peccato: scrivere e leggersi sui blog era altra cosa che farlo – banalmente, lapidariamente, spesso solo pubblicitariamente – su questo o quel social.] Credo che in linea generale si possa parlare più di “blog di traduttori” che di “blog sulla traduzione”. Magari sono nati tutti per parlare del lavoro e del mondo della traduzione, per condividere informazioni ed esperienze e […]

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In uscita a settembre

C’erano già l’autore, il titolo, la copertina, l’editore e la data di uscita negli Stati Uniti dell’originale: Robert B. Reich, Saving Capitalism, Knoft, 29 settembre 2015. Ora ci sono anche il titolo, la copertina, l’editore e la data di pubblicazione dell’edizione italiana: Come salvare il capitalismo, in uscita il 10 settembre per Fazi Editore. Insomma, la mia ultima traduzione, i testi su cui ho lavorato – con grande piacere – tra primavera e inizio estate. PS Per chi le avesse perse a inizio agosto (in realtà senza perdersi molto), ci sono recenti, a mio nome, anche delle “note al traduttore” su […]

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Interludio #24

Quindici anni prima, alle prese con il primo libro da tradurre – una co-traduzione all’inizio, poi, a seguito di alcune vicissitudini, una traduzione totalmente in proprio e, in realtà, al momento della pubblicazione, non il primo libro tradotto ma il quarto – era ferragosto e – naturalmente? – era incollato al computer a tradurre e, essendo quella l’epoca d’oro della posta elettronica e delle mailing list, leggeva – e anche scriveva – raffiche di email. Anni dopo, ormai nell’epoca dei blog, sempre di ferragosto era di nuovo incollato al computer, ma impegnato, più che a tradurre o a leggere e […]

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Un diesel?

Vai abbastanza spedito a tradurre dal tardo pomeriggio all’una o le due di notte, con la musica bella pimpante, dinamica, adrenalinica, che esce dalle casse dello stereo, redivivo. Non così la mattina, dopo quelle sette ore nel letto (nel letto, sì, non di sonno profondo. Perché se ne dormi cinque filate è grasso che cola. Il resto è un inquieto dormiveglia, un continuo rivoltarti, metterti di traverso, tirando su ora un ginocchio ora l’altro. Non a caso c’è chi un tempo diceva che di notte sembravi un terremoto) che nessuno può toglierti. La mattina fatichi sempre a carburare, ti distrai […]

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La separazione

[Riprendendo e rivedendo, di nuovo, una vecchia traduzione (per diletto, ça va sans dire). Perché solo leggendo e rileggendo, come scrivendo e riscrivendo, ovvero traducendo e ritraducendo, si può forse arrivare a capirci qualcosa.] di Jacques Ancet* […] Congiunte dapprima, disgiunte in seguito, scrittura e traduzione si ricongiungono di nuovo, ma in un rapporto inverso rispetto all’inizio. Il riavvicinamento non avviene più sul tradurre, che presuppone sempre dualismo (vivere/scrivere, creare/tradurre) e, quindi, gerarchia e svalutazione del secondo termine rispetto al primo. Adesso si fonda sullo scrivere, perché entrambi sono un produrre. Così vita e scrittura, creazione e traduzione non si […]

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