I tempi del disamore. E il tempo di nuovi amori

[Riprendendo – e completando, forse con eccesso di rosolio – un vecchio post.] Quant’è il tempo necessario per liberarsi di tutti i detriti di un lungo amore – dapprima intenso, poi contrastato, infine rovinosamente perso – e non pensarci più? Sei mesi? No, un’inezia: ancora troppi i ricordi belli e tentatori; troppe le ferite ancora dolenti. Un anno? Nemmeno: è forse il momento in cui più forte è la smania di riprovarci, ma, in genere, finendo per farsi ancora più male e rilasciarsi in più malo modo. Due anni? Già si comincia a ragionare meglio, specie avendo avuto il buonsenso, nel […]

Continua a leggere

«La passione, la fede e tanto amore»

Succede, mica non succede, che a fare qualcosa «per noia o per sfizio o per sfida» si attengano anche risultati discreti, buoni o in qualche caso addirittura ottimi. La pizza dolce di Pasqua con il lievito madre di ieri, per esempio, non è venuta male: un po’ stopposa verso il centro e il basso, forse, indice dunque di una preparazione o una cottura non perfette, ma per il resto ben riuscita come aspetto e come consistenza e più ancora come sapori dal carattere antico. Un esito sostanzialmente più che positivo, perciò, tenuto altresì conto che si trattava del primo approccio […]

Continua a leggere

Altri anni no

Altri anni no, ma quel settembre provava un desiderio (per larga parte ancora insoddisfatto) di pioggia e di autunno, di fresco e colori cangianti, bevande e cibi caldi, lunghe ore al divano a leggere e pensare. Pareva, invece, bisognasse attendere prima di smettere i panni e i giri estivi, le facezie e le mattane. Altri anni no. Altri anni a settembre […] torn[ava] sempre a sognare un amore ogni anno a settembre, a desiderare un sovrappiù di calore: perché dei giorni grigi d’autunno solo tem[eva] la tristezza, perché nel freddo d’inverno [era] di aiuto una dolce carezza. (settembre ’92) Altri […]

Continua a leggere