Cronache di un agosto-settembre di vecchie letture e nuove risoluzioni

Ho scritto un post, ieri, su Le didascalie… “Eh? Che novità è mai questa?” Domanda più che legittima. Vabbe’, diciamo che questo settembre ho voluto provare anche l’esperienza di Substack, così ho aperto prima uno spazio personale intitolato appunto Le didascalie – vedi post inaugurale – e in seguito anche uno a più mani, intitolato Scritture, per portare avanti e possibilmente espandere il lavoro fatto con l’esperimento di Assaggi – scritture dal vero. Il tutto con la scusa di familiarizzare con la piattaforma di Substack, ma in realtà per un bisogno di cimentarmi in qualcosa di nuovo, dopo anni in […]

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Leggere bene si può

Poteva andar meglio, poteva andar peggio: difficile a dirsi, come sempre. Una cosa si può comunque affermare con ragionevole certezza, della prima metà abbondante dell’anno che si chiude col 31 luglio: pur non procedendo a ritmo costante, pur alternando cioè momenti di dinamica euforia e momenti di malinconica e sterile stasi, le belle o interessanti letture non sono mancate. E quando si parla di letture qui ormai si parla soltanto di libri, non di altro: per chi scrive, è sostanzialmente finito il tempo di riviste e giornali prima di tutto il resto, così come è finita l’ossessione per la variegata, […]

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Il tempo (non) passa

Succede d’estate, puntualmente, che ci riproponiamo di leggere questo libro nuovo e quell’altro, comprati più o meno d’impulso negli ultimi mesi, quando non anni, e messi via, a prendere polvere, per mancanza di tempo o di voglia. Altrettanto puntualmente succede in realtà che ne facciamo ben poco di questo proposito. Come puntualmente succede invece che è qualche libro del passato in cui ci siamo imbattuti molto casualmente, su una bancarella dell’usato per esempio, a richiamare con maggiore forza la nostra attenzione e a reclamare di essere, se non letto da capo a fondo, sfogliato e campionato. E puntualmente, ça va […]

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Memoir, longform, nonfiction. O, così leggeva

Leggerli soltanto, i libri? No, studiarli per bene, dal primo all’ultimo finito tra le nostre mani. Allora forse se ne scriverebbero di meno, se ne scriverebbero di migliori: un bel guadagno. E imbroccato un filone di lettura, insistere, fino a non poterne più. Così pensava. Così annotava. Così leggeva. Ora era tornato con forza sul filone dei memoir. Una passione iniziata suppergiù da quando aveva letto in originale – e subito dopo proposto per la traduzione (accolta) – Stop-Time di Frank Conroy (uno dei prototipi del moderno memoir americano, come aveva letto e mandato a memoria), dunque undici anni prima. […]

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Fuggendo l’Italia

Libri dell’anno: è tempo di classifiche, così faccio anche la mia. Annotando da qualche tempo tutto su Goodreads.com, è facile: basta selezionare i titoli che hanno preso cinque stelle. Quindi, in ordine temporale: David Albahari, L’esca, Zandonai Editore; AA.VV., New York Stories: Landmark Writing from Four Decades of New York Magazine, Random House Trade Paperbacks; Juan José Saer, Cicatrici, La Nuova Frontiera; Andre Agassi, Open. La mia storia, Einaudi Stile Libero; H.G. Bissinger, Friday Night Lights: A Town, a Team, And a Dream, Perseus Books Group; Marc Weingarten, Who’s Afraid of Tom Wolfe?: How New Journalism Rewrote the World, Aurum […]

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