A cuor leggero

Mancava un mese, dunque c’era ancora tempo, visto che quell’anno, con Pasqua altissima, la fine del Carnevale sforava ai primi di marzo. Ma cominciare già a pensarci non era una cattiva idea, specialmente in quel pessimo clima di crisi generalizzata che a turno abbruttiva, incattiviva e avviliva gli animi. A tal proposito, giusto quella mattina, in un rinnovato sbotto di insofferenza aveva scritto una piccola nota scatologica che bene riassumeva il suo pensiero. Diceva che serviva ormai a niente, ma, per quel poco che seguiva ancora le vicende nazionali, si intestardiva a ripetere che il 2013 era stato un anno […]

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La maratona del cambiamento

Ecco, con le giuste letture cominciava forse a capire perché tante decisioni di cambiare drasticamente determinate abitudini riconosciute come nocive risultavano spesso inefficaci: perché mi sa che era proprio sbagliato l’approccio della drasticità, della perentorietà, della terapia choc, del tutto e subito. Perché, come spiegava Jeremy Dean, «cambiare abitudine non è uno sprint: è una maratona. L’approccio giusto è svegliarsi domani mattina quasi esattamente come la stessa persona di oggi, a parte un piccolo cambiamento – un piccolo cambiamento che si possa replicare ogni giorno fino a non notarlo più, al che sarà il momento di programmare un’altra piccola modifica». […]

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With little or no frills

Quanto pensava fosse andato sprecato e buttato in quegli anni? A lot, a lot. E per questo era adesso così sfiduciato, così svogliato, così dubbioso di tutto e di tutti, per primo se stesso? Maybe. E come se ne sarebbe venuti fuori? Thinking better and working hard again, and living truly, with little or no frills.

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Lievitando

Gli piaceva metterla così, e non gli importava se fosse un pensiero banale o una visione estremamente sempliciotta e riduttiva: il lievito stava al pane e alla pizza come la lettura stava alla scrittura e alla traduzione. E nella stessa misura in cui c’era lievito e lievito, e di conseguenza pane e pane e pizza e pizza, così c’era lettura e lettura e pertanto scrittura e scrittura e traduzione e traduzione. Naturalmente, erano di straordinaria importanza – anzi, senz’altro prioritarie – la farina o la miscela di farine che di volta in volta si utilizzavano (e quali potevano esserne gli […]

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Giudizio e intimità

Con le ultime feste si erano fortemente diradati se non estinti del tutto i messaggi d’auguri (circolari e non) via sms e email, mentre avevano ripreso leggermente quota le telefonate. Quel declino di «una delle mode più detestabili degli ultimi anni», come sosteneva un’amica a proposito degli auguri circolari, era magari il segnale di un ingresso collettivo negli anni della maturità nell’uso delle tecnologie digitali. I tempi, d’altra parte, erano quelli giusti: l’invenzione del World Wide Web datava infatti al 1991, mentre l’inizio della prima ampia diffusione di internet in Italia si poteva far risalire al 1993-94. Prima, connettersi in […]

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