Quel fine d’anno

There’s always something in what we do that adds up to nothing, at the moment at least. Quel fine d’anno, come non mai, avrebbe voluto lasciare l’Italia e, così facendo, venir via da un contagioso ed estenuante clima di negatività. In giro, sempre più spesso, gli pareva di cogliere non tanto una sensazione di immiserimento (che pure c’era, diffusa e avvilente, sul piano materiale come su quello umano) quanto l’idea che, malgrado le cospicue false apparenze esterne, non fossero mai cresciuti sul serio: come popolo e paese, per cominciare, ma a ben vedere anche come persone. Gli sembrava che di […]

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Idem sentire

Non ha colpe la generazione degli attuali quarantenni, quella che Andrea Scanzi definisce, nel libro Non è tempo per noi appena uscito per Rizzoli, una “generazione in panchina”? Ne ha, ne ha. Tra le principali, come ha ripetuto Scanzi intervistato stamane a Uno Mattina, proprio quella di essersi autoassolta un po’ troppo; accanto a quella di non averci nemmeno provato più di tanto, con sufficiente convinzione e dedizione, ad agire in concreto, più che a pensare/elucubrare o, spesso, recriminare lamentevolmente. Un perfetto idem sentire, per quello che mi riguarda. Giusto con una piccola aggiunta: distinguerei, tra gli attuali quarantenni, tra […]

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Frammentario politico-esistenziale 2013

Un riepilogo sommario di quanto sono andato appuntando/citando/commentando/rimando in materia perlopiù politico-esistenziale in questo non entusiasmante 2013, soprattutto tra gennaio e aprile, i suoi mesi sicuramente più “schizzati” (anche se gli ultimi, a partire da settembre, di nuovo non scherzano a “impazzimenti” vari). Un periodo di indubbio frastornamento generale, ma al quale devo comunque un piccolo debito di gratitudine: avermi in un certo senso spinto a riscoprire la poesia – quella intorno a noi come quella dentro di noi – e anche a ricominciare a giocare con rime e versi, non importa se banali, in uno sforzo di esprimere con […]

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L’agenda

È un passo importante, diceva lei, comprare un’agenda, per tempo, per l’anno che verrà. Ed è importante sceglierla che sia di nostro totale gradimento, che sia conforme alla nostra idea di mondo, che dunque ci rispecchi anche come forma, carta, colore. Niente Moleskine, perciò, nel loro caso, meno modaioli e conformisti e più ecologici al tempo stesso, diceva lei. Ciak giornaliera rossa 12×17 per lei, così. E Ciak giornaliera nera 12×17, quasi un breviario, per lui. Lui che tuttavia non faceva mai uso di un’agenda, arrangiandosi e trovandosi meglio con foglietti volanti, quadernetti e post-it. Lui che proprio non era […]

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Quale presente? Quale futuro?

Non piace dirlo, no. Non piace buttarsi e buttare giù, per il puro gusto di farlo, più di quanto, e spesso del tutto immeritatamente, uno non sia già di suo. Ma ovunque ci si giri, oggi in Italia, come non cogliere una situazione galoppante di sfaldamento e di sfascio senza fine apparente? Che siano la politica o l’economia, l’ambiente o l’industria, la società o la cultura: crisi su crisi, misfatti su misfatti, disastri su disastri. E da ogni lato particolarismi e scissioni, tiri al piccione, tira e molla, tirarsi fuori e tirare a campare, distinguo e disprezzo, disistima e disamore […]

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